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Bracconaggio e perdita degli habitat: i nemici del leopardo delle nevi

Leopardo delle nevi (Photo wikimedia)
Leopardo delle nevi (Photo wikimedia)

NEW YORK, Stati Uniti – Sta bene, cresce e, nonostante sia del tutto ignaro della sua importanza, il cucciolo nato a fine agosto nello zoo del Bronx è diventato un simbolo della collaborazione internazionale per la conservazione della biodiversità in montagna. Il piccolo è figlio di Leo, il leopardo delle nevi salvato nel 2005 nella Nalter Valley, nel Pakistan del nord, dopo che la madre e i fratelli erano stati uccisi. Non potendo continuare a vivere libero, grazie a un piano dell’IUCN, l’Unione internazionale per la conservazione della natura, e del governo del Pakistan, era stato trasferito nello zoo newyorchese, che ha esperienze con questa specie da più di un secolo.

Se la storia di Leo si è conclusa con il lieto fine, per i conspecifici che non vivono in cattività la vita è più complicata. Classificato nella Red List dell’Iucn tra le specie “in pericolo”, il leopardo delle nevi è ancora esposto a serie minacce in Pakistan, India, Cina, Nepal, Bhutan e in alcune aree dell’Asia centrale, fino alla Russia e alla Mongolia.

“Si stima che la popolazione sia diminuita di almeno il 20% negli ultimi 16 anni, a causa della scomparsa degli habitat e della riduzione delle prede, per via del bracconaggio”, spiega l’associazione. “Le fragili praterie di alta quota e le cime innevate, habitat naturale del leopardo delle nevi, risentono negativamente dell’eccessivo sfruttamento a causa degli allevamenti di bestiame. Questo ha portato a un declino delle prede e a un aumento del conflitto tra uomo e natura, con il risultato che i leopardi, per sopravvivere, cacciano i capi da allevamento”.

Se il trasferimento in uno zoo qualificato è spesso la soluzione per gli animali selvatici feriti o in pericolo, servono anche azioni locali per combattere i casi di bracconaggio dei leopardi. A questo scopo l’Iucn ha ideato un fondo di assicurazione per i proprietari di allevamenti attaccati dai predatori: lanciato in Balitstan e Pakistan, è stato replicato con successo in Nepal, Cina e India.

Links
www.iucn.org
www.iucnredlist.org

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