News

I ghiacciai del “Terzo Polo” decapitati dal riscaldamento globale

Tibet
Tibet

LHASA, Tibet – L’elevata altitudine non sempre salva i ghiacciai dallo scioglimento. Secondo Kang Shichang, glaciologo dell’Istituto di ricerca sull’Altopiano Tibetano dell’Accademia delle Scienze cinese, citato dalla rivista Nature, in Tibet “il riscaldamento globale sta decapitando i ghiacciai”. Se infatti fino ad oggi si pensava che nel “Terzo Polo” il ritiro avvenisse soprattutto a quote più basse, adesso il team cinese ha dimostrato che le scioglimento può verificarsi fino a 6.000 metri.
I ricercatori coordinati da Shichang hanno analizzato i segni lasciati nei ghiacciai da eventi che hanno cambiato la composizione dell’atmosfera, liberando composti chimici poi “intrappolate” nei ghiacci insieme alle bolle d’aria. Un esempio su tutti: i test nucleari, particolarmente frequenti tra il 1952 e il 63, che hanno emesso composti radioattivi come il trizio, un isotopo di idrogeno.

I campionamenti effettuati dagli scienziati sui ghiacciai a 6.000 metri raccontano cosa sta succedendo. Un carotaggio del Lanong, situato nel Tibet meridionale, non contiene trizio, né altri componenti radioattivi liberati dall’incidente di Chernobyl nel 1986, segno che gli strati risalenti al periodo dal 1950 in avanti sono sciolti o si sono trasformati in vapore per sublimazione. Un altro campione, prelevato dal Guoqu, nel Tibet centrale, porta con sé i segni dei test nucleari e dell’esplosione del vulcano indonesiano Galunggung nel 1982, ma nessuna traccia del disastro ucraino, né di mercurio successiva agli anni ‘80. Dimostrazione che il ghiacciaio si sta restringendo da tre decenni.

A marzo scorso Yao Tandong, direttore dello stesso istituto in cui lavora Shichang,ha dichiarato che si sta restringendo “circa il 90%” dei ghiacciai dell’Altopiano Tibetano. Secondo le ricerche degli scienziati dell’Accademia delle Scienze cinese, la causa non sarebbero le emissioni di gas serra delle grandi aree industriali del loro Paese, quanto piuttosto gli inquinanti trasportati dai monsoni dall’Asia meridionale.

Lo scioglimento dei grandi ghiacciai del Tibet pone anche problemi di approvvigionamento idrico, visto che centinaia di milioni di persone, dalla Cina all’Asia del Sud, oggi basano i propri consumi d’acqua sulle grandi riserve del “Terzo Polo”. Dello stato di salute dei ghiacciai si parlerà anche all’High Summit di Lecco su montagna e cambiamenti climatici, in programma dal 23 al 25 ottobre.

Link per approfondire:

www.nature.com

www.thehindu.com

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close