COURMAYEUR, Aosta — Sono stati ritrovati i corpi senza vita dei due alpinisti dispersi da sabato scorso sul versante italiano del monte Bianco. Le vittime, una Guida alpina francese e il suo cliente svizzero, sono stati individuati dal Soccorso alpino valdostano a circa 3200 metri di quota: secondo le prime ricostruzioni i due sarebbero precipitati per 600 metri finendo in un canale.
Le salme di François Deffert, di 53 anni e del suo cliente svizzero Xavier Chambet, di 34 anni, sono state recuperate nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 agosto. Secondo l’Ansa e in base alle prime ricostruzioni, i due potrebbero essere deceduti dopo una caduta di 600 metri mentre salivano verso la cima del monte Bianco lungo la via della Cresta Brouillard: i corpi si trovavano all’interno di un canale, ai piedi della punta Baretti, cima di 4.013 metri posta nella Cresta di Brouillard.
L’incidente sarebbe capitato sabato scorso, vale a dire il giorno stesso in cui avevano lasciato il rifugio Monzino diretti alla vetta del Bianco. Secondo l’Ansa è possibile che i due siano stati sorpresi da un violento temporale durante la salita.
A trovarli sono stati gli uomini del Soccorso alpino valdostano, che avrebbero lavorato due ore per effettuare il recupero delle salme e trasportarle all’obitorio di Courmayeur. Martedì pomeriggio le ricerche erano state interrotte per il maltempo. Il Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne de Chamonix aveva lanciato un appello su internet nelle scorse ore, per raccogliere eventuali informazioni da altri alpinisti che si trovavano in zona. Poi questa mattina il miglioramento delle condizioni meteorologiche ha permesso la ripresa delle operazioni, conclusesi nel tardo pomeriggio.
