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Cervino Cinemountain, vince il film su Erhard Loretan

Erhard Loretan
Erhard Loretan, respirer l’odeur du ciel

VALTOURNENCHE, Aosta — Il film “Erhard Loretan, Respirer l’odeur du ciel” di Benoit Aymon (Svizzera, 2011, 52 minuti) ha vinto il Grand Prix des Festivals-Conseil de la Vallée alla 16esima edizione del Cervino Cinemountain Filmfestival. L’annuncio è stato dato ieri sera durante la cerimonia di premiazione a Valtournenche.

“Il film non è un film perfetto – scrive nella motivazioni la giuria, presieduta dall’alpinista polacco Darius Zaluski – ma lascia spazio ad un’intensità tangibile e originale. L’umanità del protagonista trasmette una visione dell’alpinismo e della vita che arriva ad annullare qualsiasi possibile riserva rispetto ad altri limiti del film”.

“Un film – proseguono i giudici – che si guarda non solo con gli occhi ma anche con il cuore, che sa toccare corde profonde raccontando il percorso di un uomo umile e straordinario”. La pellicola è dedicata a Erhard Loretan, fuoriclasse svizzero, secondo uomo al mondo (dopo Messner) a scalare tutti gli Ottomila senza ossigeno, morto nel 2011 in un incidente sulle Alpi bernesi. “Un alpinista – secondo la giuria – che ha sviluppato un nuovo modo creativo di scalare l’Himalaya. Un’artista dell’altitudine, ma soprattutto un essere umano che si e confrontato con i suoi limiti e con la responsabilità di scegliere in montagna come nella vita”.

Il premio CAI è stato assegnato a “Art of Freedom” di Marek Klosowicz e Wojciech Slota (Polonia, 2011 70 minute) che “contestualizza l’alpinismo in uno spaccato del Ventesimo secolo: nel regime che in Polonia rende dopo la Seconda Guerra Mondiale i confini del paese quasi invalicabili, l’alpinismo diventa per un’intera generazione uno degli strumenti possibili per uscire dal paese fisicamente e culturalmente”, ”una delle possibilità di visibilità internazionale e di riscatto” per “uomini e donne come Wanda Rutkiewicz, Jerzy Kukuczka, Wojtek Kurtyka”.

Il premio Vie de Montagne è stato attribuito a “North of the Sun” di Inge Wegge (Norvegia, 2012 46 minuti), “film di formazione che accompagna i personaggi in un viaggio di scoperta di un rapporto di consapevolezza e responsabilità verso la natura”, con dei giovani come protagonisti che “si confrontano con le necessita del quotidiano in condizioni estreme, riscoprendo la gioia e l’energia vitale del loro essere al mondo”.

A vincere il premio SONY alla Fotografia è stato “Expedition to the End of the World” di Daniel Dencik (Danimarca, 2013, 89 minuti), “film di esplorazione che unisce la tradizione del cinema scientifico con il cinema delle grandi narrazioni”.

Infine, oltre ai premi annunciati la giuria – composta anche da Claudia Giannetto e Micol Cossali – ha assegnato “Menzioni speciali” a “The Tundra Book” di Aleksei Vakhrushev (Russia, 2011, 60 minuti) e “Schnee” di August Pflugfelder (Germania, 2012 73 minuti).

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