La domanda è posta dal nostro lettore Giuseppe Peracchi a Giancelso Agazzi, medico del Cai Bergamo che cura la rubrica “medicina d’alta quota” di Montagna.tv. Ecco la risposta “medica”, con qualche consiglio che potrà essere utile ad altre famiglie dirette in montagna per le vacanze estive.
“Ritengo sia cosa fattibile se non vi sono patologie pregresse come riportato dai genitori. Una breve esposizione a questa quota è generalmente bene tollerata, anche se si consiglia in letteratura di non superare i 2500 metri. Suggerisco di controllare le vie aeree e far deglutire i bambini, se si può, durante salita e discesa. Si deve prevedere di dormire in basso e, ovviamente, usare sempre il buon senso. Cordiali saluti e buone escursioni”.