ISLAMABAD, Pakistan — Sono partiti per l’attacco alla parete sud del Paju Peak Alberto Inurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza. I tre fuoriclasse baschi, che puntano ad aprire una via nuova in stile capsula sulla parete sud della montagna, che nella storia è stata scalata soltanto una volta, hanno lasciato il campo base di Paiju a 3400 metri mercoledì mattina. I loro piani prevedevano almeno una decina di giorni in parete.
“Il meteo è perfetto – ha detto Vallejo sul loro sito basqueteam.com -. Abbiamo una finestra di 4 giorni, da mercoledì a sabato, in cui la parete dovrebbe scaricarsi dalla neve accumulata in questi giorni.
La squadra si è avviata carica dei rifornimenti necessari per stare in parete circa 12 giorni. Passeranno la notte dentro le trune che scaveranno nella neve, oppure in parete. “Affronteremo una parete molto complessa e piena di incognite – ha detto Zabalza – quindi trasporteremo materiale sufficiente per cercare di superare qualsiasi difficoltà e qualsiasi tipo di terreno, roccia, neve o ghiaccio. Ci rendiamo conto che la probabilità di portare a termine questo progetto al primo tentativo non è molto alta, ma siamo carichi. E ci proviamo”.
Il team ha scelto come obiettivo l’inviolata parete sud del Paiju Peak, 6610 metri di altitudine.
“La salita di quella grande parete sarà lenta – precisa Zabalza – la prima parte, circa 300 metri, è molto verticale. Dovremo portare su il materiale metro per metro. Ci sarà da lavorare sodo, ma quando siamo in verticale vediamo le cose in modo diverso, siamo dove vogliamo essere”.
Sul tentativo pesa anche il fatto che Zabalza e Vallejo si sono appena ripresi da una infezione polmonare curata con antibiotici. Ma da quanto scrivono sul loro sito, la loro salute non sembra destare preoccupazione.
