COPENAGHEN, Danimarca — Ha percorso tremila chilometri fra i ghiacci del Polo Nord. E’ l’incredibile storia di un orologio da polso depositato dentro una scatola nera da Jørgen Amundsen, discendente del grande esploratore norvegese.
Ebbene, nella primavera del 2004, il pronipote di Roald Amundsen – il temerario che per primo nel 1911 raggiunse il polo Sud (morì nel 1928 cercando di salvare Umberto Nobile, caduto sui ghiacchi polari con il dirigibile Italia) – compì una spedizione con sci e slitte al Polo Nord. L’obiettivo era testare la resistenza di un orologio di sua creazione: il Polar Timepiece. Uno speciale orologio realizzato in 250 esemplari dal costo di 8.700 euro ognuno.
In quell’occasione Jørgen si portò in spalla sul pack le 250 copie da lui realizzate lasciandone una lassù, infilata in una scatola nera sepolta nel ghiaccio.
Tre anni dopo, causa deriva della bachisa artica e scioglimento dei ghiacci, quelle scatola nera è arrivata 3000 chilometri più a sud, sulla spiaggia di Famjin, un paesino di 115 abitanti sull’isola di Suduroy, arcipelago di Faroe. Ovvero in pieno Mare del Nord su isole amministrate dalla Danimarca.
A ritrovarlo è stato un ragazzino di 11 anni, Niels Jakup Mortensen. Che, aperta la scatola, ha trovato l’orologio da polso perfettamente conservato, accompagnato da una lettera (un po’ rovinata) che spiegava chi, come e perché della vicenda. Contattato dal giornale locale, Amundsen ha detto che il ragazzino può tenere l’orologio e sfoggiarlo al polso andandone fiero.
