LONDRA, Gran Bretagna — Ha realizzato il giro del mondo di corsa, su e giù per le montagne dei 5 continenti. Robert Garside, inglese di 40 anni, è entrato nel guinness dei primati.
E’ conosciuto in Gran Bretagna come «The Running Man». E’ un ex studente di psicologia e un ex poliziotto. E’ partito che aveva 29 anni e non aveva mai disputato gare professionistiche. Quando ha tagliato il traguardo, dopo 5 anni e 8 mesi trascorsi a correre in 30 paesi e numerose città del mondo, ha detto: "Posso solo ringraziare tutte le persone che ho incontrato e che mi hanno dato sostegno durante la mia impresa".
L’inglese, partito da New Dehli nel 1997, ha dormito nella neve del Himalaya, in un monastero in Tibet, ha attraversato deserti, foreste e montagne. Ha finito il giro del globo nel 2003, quando è tornato nella capitale indiana. Lunedì finalmente il suo nome è stato inserito nel libro dei Guinness dei primati.
E in effetti è stata davvero un’avventura la sua. In Pakistan è stato rapinato, in Russia si è salvato per un pelo da una sparatoria, in Cina ha passato qualche notte in galera per via di una questione burocratica.
Non solo. In Messico e a Panama è stato assalito dai ladri, e in Colombia si è trovato coinvolto negli scontri tra guerriglieri.
Correva per 8 ore, macinando 60 chilometri al giorno. Ha coperto i 48mila chilometri complessivi, per un totale di 50 paia di scarpe consumate. Per essere sicuro di ricordare ogni dettaglio dell’impresa, ha raccolto tutte le ricevute, e ha filmato con la telecamera il suo viaggio intorno al mondo.
"Il tutto era come andare a fare jogging ogni giorno ma, non poter ritornare a casa la sera", ha detto Garside. "In questi anni ho perso anche molti capelli, però ho vinto la sfida della mia vita". E ora fioccano le proposte per realizzare un film o scrivere un libro sulla sua straordinaria avventura.
Foto: courtesy of Corriere della Sera
Valentina d’Angella
