BALLABIO, Lecco — Grosso crollo di roccia su una delle guglie più note della Grignetta: il Dito Dones, balzato alle cronache nei mesi scorsi per essere stato “ereditato” da una 18enne del posto. La frana, che non ha causato danni se non al bosco sottostante, ha provocato però un grosso boato che ieri mattina alle 8 ha svegliato l’abitato di Ballabio.
Secondo le prime valutazioni degli esperti, la frana potrebbe essere stata causata dalle infilltrazioni di acqua e neve che hanno reso instabile la roccia. Pare che la zona fosse già nota per il pericolo frane, tant’è che il comune aveva invitato da tempo a non percorrere i sentieri sottostanti il dito.
Il Dito Dones è una guglia alta circa 200 metri, che sorge attorno ai mille metri di quota vicino allo Zucco di Teral. Si trova piuttosto lontana dal gruppo di rocce che formano il corpo centrale della Grignetta, pur facendo parte del massiccio.
Come ricorda ballabionews.com, la zona era già franata nel 2007: proprio allora il sindaco aveva emanato un’ordinanza di allora per l’interdizione del passaggio nelle zone di possibile caduta di massi dallo Zucco Teral e dal Dito Dones. L’ordinanza è tuttora valida ed è stata richiamata ieri dall’amministrazione comunale.
“L’amministrazione già allora aveva segnalato i fenomeni in atto agli uffici competenti della Regione – afferma il Comune secondo la testata locale – per essere inseriti nei piani di intervento di prevenzione idrogeologica”.
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