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Siberia, emergenza lupi: è caccia aperta a 3000 esemplari

Un cacciatore mostra il lupo ucciso sulle nevi russe (Photo courtesy of anne-wildlifenature.blogspot.it)
Un cacciatore mostra il lupo ucciso sulle nevi russe (Photo courtesy of anne-wildlifenature.blogspot.it)

JAKUTSK, Russia — E’ allarme lupi in Siberia. Il presidente della repubblica autonoma di Sacha-Jacuzia, nella Siberia nord-orientale, ha dichiarato lo stato di emergenza: le migliaia lupi presenti avrebbero ucciso oltre 16 mila animali negli allevamenti della zona causando ingenti danni economici.

Secondo Bbc news, nella repubblica di Sacha-Jacuzia vivrebbero oltre 3500 esemplari di lupi. Nel 2012, forse a causa dell’estremo freddo e della fame, si sono spinti molto vicini alle abitazioni e agli allevamenti. Il ministro dell’agricoltura ha stimato che in totale avrebbero ucciso 16 mila renne addomesticate e 314 cavalli per un danno di circa 770 mila euro.

Il presidente della regione, Yegor Borisov, ha dichiarato al quotidiano The Telegraph che ingaggerà una vera e propria “guerra” contro questi danni provocati dai lupi. A partire dal 15 gennaio sarà infatti aperta la caccia a questi predatori che proseguirà per 3 mesi o almeno fino a che i branchi non saranno ridotti a circa 500 esemplari totali: questo secondo gli esperti, dovrebbe essere il numero ideale di animali presenti sul territorio.

Sempre secondo quanto riportato dal  Telegraph i cacciatori saranno divisi in vari gruppi ed equipaggiati per difendersi da eventuali attacchi degli animali, che in qualche occasione passata si sono dimostrati aggressivi con la popolazione siberiana. Per incentivare la caccia, il governo premierà chi porterà più pellicce dei predatori morti.

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