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“La Val d’Aosta non esiste”: toponomastica e storpiature, se ne parla a Cogne

Un'indicazione errata posizionata su una casa cantoniera valdostana (Photo courtesy of www.facebook.com/valdaosta.vda)
Un’indicazione errata posizionata su una casa cantoniera valdostana (Photo courtesy of www.facebook.com/valdaosta.vda)

COGNE, Aosta — É volutamente provocatorio il titolo della conferenza che si terrà venerdì 28 dicembre a Cogne. “La Val d’Aosta non esiste” intende infatti sensibilizzare le persone, abitanti e non, sul problema della toponimia della regione che coinvolge sia la popolazione che le amministrazioni locali.

L’orotgrafia, la pronuncia e più in generale le regole di base della grammatica richiedono correttezza e precisione. Non fanno eccezione i toponimi, ovvero l’insieme di tutti i nomi propri dei luoghi geografici che spesso sono oggetto di errori, soprattutto sui cartelli stradali. É quanto accade sempre più di frequente in Valle d’Aosta dove nomi tipicamente francesi sono italianizzati in malo modo o località più famose del comune di cui fanno parte diventano improvvisamente comuni esse stesse.

Il fenomeno è stato studiato da Mauro Caniggia Nicolotti e Luca Poggianti che hanno raccolto tutte le “storpiature” dei toponimi valdostani nel pamphlet intitolato “La Val d’Aosta non esiste” e lo hanno presentato in un ciclo di conferenze svoltasi in giro per la regione durante l’anno. Il prossimo incontro si svolgerà alle ore 21 di venerdì 28 dicembre presso la Sala Consiliare del Comune di Cogne e anche in questo caso si discuterà su vari errori quali la pronuncia corretta di Quart o perchè il Monte Rosa abbia questo nome.

Già dal titolo, “La Val d’Aosta non esiste”, emerge però una delle questioni più importanti: quale sia il nome esatto della regione se Val d’Aosta o Valle d’Aosta. La risposta esatta è la seconda perchè, come affermano gli autori nella loro pagina facebook, “la Valle d’Aosta comprende un territorio che racchiude a sua volta diverse valli (la val Ferret, la Valpelline, la Valtournenche, ecc.), mentre al massimo la val d’Aosta potrebbe essere identificata con quella zona territoriale solcata dalla Dora Baltea che ha come baricentro la città di Aosta.”

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2 Commenti

  1. Una enorme omissione di carattere storico, purtroppo, rischia di essere fuorviante per i lettori occasionali.
    Cominciamo col dire che “val d’Aosta” è un’espressione geografica corretta, che nel passato intendeva l’alta valle del fiume Dora Baltea fino ad Aosta, con una correttezza parallela per esempio a quando si dice “valtellina” che intende geograficamente l’alta valle del fiume Adda fino al paese di Teglio (anticamente “Tellium”).
    Ciò premesso, va anche ricordato che prima della Seconda Guerra Mondiale la ex “provincia di Aosta” (chiamata comunemente Val d’Aosta così come viene percepita con “Valtellina” l’intera provincia di Sondrio, tanto per continuare l’esempio di prima) era più estesa verso sud rispetto ad ora e faceva parte del Piemonte. Per questo motivo, l’indicazione sulla casa cantoniera non è “errata”, ma “desueta”. Nel senso che all’epoca della costruzione della casa cantoniera (1928, ai tempi dell’AASS, diventata poi ANAS) ‘espressione attuale “Valle d’Aosta” ancora non esisteva.
    L’espressione “Valle d’Aosta / Vallée d’Aoste” esiste ufficialmente ed amministrativamente solo dal 1946. Comprendo che attualmente ci sia uno sforzo per cercare di inculcare nella consapevolezza collettiva la locuzione esatta attuale, però mi sembra esagerato demonizzare la dicitura “val d’Aosta” nella lingua parlata, che addirittura è preferibile in quanto più corta e di più facile pronuncia. L’impresa di forzare l’apprendimento di “Valle d’Aosta” diventerebbe tremendamente difficile, poi, se si avesse il tempo di frequentare le aree francesi d’oltralpe. Nei due dipartimenti francesi della Savoia, colloquialmente tutti la chiamano Val d’Aoste e credo che sia molto difficile portare a compimento in modo efficace una campagna a favore di “Vallée d’Aoste”.

  2. Sforzarsi di vietare l’uso di “Val d’Aosta” invece di “Valle d’Aosta” equivale a proibire l’uso di “Mar Nero” e “Mar Mediterraneo” al posto di “Mare Nero” e “Mare Mediterraneo”: IMPOSSIBILE.

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