CISON DI VALMARINO, Treviso — Un ultraleggero è precipitato venerdì scorso sul monte Torresel, una cima di 1.142 metri nel versante meridionale delle Prealpi Bellunesi. La carcassa del piccolo aereo è stata ritrovata solo ieri dopo due giorni di ricerche, a 1100 metri di quota: all’interno è stato rinvenuto il corpo senza vita del pilota, un 57enne bellunese decollato San Marino in direzione di Belluno e mai arrivato a destinazione.
Il ritrovamento da parte degli uomini del Soccorso alpino, della Protezione civile, dei carabinieri e dei vigili del fuoco è avvenuto ieri intorno a mezzogiorno. L’aereo, un Ulm FK9 Mark IV bianco e giallo scomparso venerdì nella tarda mattinata, era caduto su un pendio scosceso del monte Torresel nell’area delle Prealpi Trevigiane ad est del passo San Boldo, dove la cella telefonica aveva registrato l’ultimo allacciamento del cellulare del pilota, Bruno De Dea, 57 anni di Belluno. L’uomo infatti, partito attorno alle 11, era stato individuato per l’ultima volta nella zona di Tarzo alle 11.50.
Non si conoscono al momento le cause e le dinamiche dell’incidente. Secondo quanto riferisce il quotidiano locale Corriere delle Alpi, quel che rimane del piccolo aereo sarà recuperato questa mattina.
Alle operazioni di soccorso hanno partecipato 4 elicotteri di esercito, carabinieri, vigili del fuoco e Air Service Center, ditta privata convenzionata con il Soccorso alpino, che hanno sorvolato diverse zone assegnate, e una settantina di persone in perlustrazione a piedi e con i fuoristrada. Un grande dispiegamento di forze che ha compreso le Stazioni del Cnsas di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno, Feltre, Alpago e Longarone, gruppi locali di Protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri.
