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Alpinismo, Gerlinde Kaltenbrunner e Ralf Dujmovits domani a Lecco e sabato a Rovereto

LECCO — Doppio appuntamento con il grande alpinismo himalayano di Gerlinde Kaltenbrunner, la prima donna della storia ad aver salito i 14 ottomila della Terra senza ossigeno. L’alpinista austriaca, con il marito Ralf Dujmovits (anche lui 14 ottomila all’attivo), sarà ospite a Lecco giovedì 29 novembre per il Centenario di fondazione della Sezione Uoei, e a Rovereto sabato 1 dicembre per una serata dell’Associazione Michele Fait.

La Kaltenbrunner e il marito porteranno in Italia la loro serata “Passione 8000 profondità totale”, che racconta le differenti emozioni di una donna e di un uomo nella salita dei quattordici “ottomila” himalayani.

Lecco ospiterà la celebre alpinista austriaca e suo marito Ralf Dujmovits in Sala Ticozzi alle ore 21 e l’ingresso sarà eccezionalmente gratuito. La serata è offerta dal gruppo alpinistico Gamma come proprio contributo alle manifestazione del Centenario Uoei, “per il fatto di aver ritenuto fin dalla sua costituzione l’Uoei come il suo punto di riferimento e di aver realizzato con la stessa molte delle sue iniziative”.

A Rovereto la serata si svolgerà sabato 1 dicembre alle ore 20.30 in corso Bettini n°43 presso la sala conferenze del Mart (Museo di Arte Contemporanea di Trento e Rovereto) l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. L’evento è organizzato dall’associazione dedicata a Michele Fait con il sostegno del comune di Rovereto e della Provincia di Trento.

Gerlinde Kaltenbrunner è nata in Austria il 13 dicembre 1970, è sposata con Ralf Dujumovits e vive in Germania nella Foresta Nera. Il suo sogno più grande, salire un ottomila, si è avverato all’età di 23 anni con l’ascesa del Broad Peak in Pakistan, 8027 metri di altitudine. Negli anni successivi, lavorando come infermiera, ha autofinanziato varie spedizioni in Himalaya e in Karakorum. Dopo la salita del Nanga Parbat nel 2003, sua quinta vetta a più di otto mila metri, si é dedicata completamente all’alpinismo professionale.

Oggi Gerlinde è considerata la più forte alpinista al mondo e con la salita del K2, la seconda montagna più alta della Terra a 8611 metri, è la prima donna al mondo che abbia raggiunto le vette di tutti i quattordici 8000 metri senza l’uso di ossigeno e senza l’aiuto dei portatori d’alta quota. La sua passione sono le alte montagne della catena montuosa dell’Himalaya, ma dedica profondo e attivo impegno a favore delle popolazioni che abitano quei luoghi.

Tale impegno è condiviso anche dall’Associazione Michele Fait che fin dalla sua costituzione nel 2009, si è posta come obiettivo primario la crescita e maturazione di una coscienza nell’opinione pubblica trentina sulle condizioni di vita delle popolazioni stanziate nella regione che amiamo definire Tibet “culturale” oppresse non solo dalle condizioni climatiche e geografiche, ma anche e soprattutto da problematiche politiche che non sembrano trovare soluzioni di convivenza pacifica.
“Nell’incontro con Gerlinde non si parlerà solo di montagna, ma anche di impegno sociale – spiegano gli organizzatori dell’associazione dedicata a Michele Fait -. Il tema di principale interesse dell’Associazione Michele Fait è infatti lo sguardo diversificato sul concetto di montagna: la montagna come costituzione fisica di roccia, terra e natura, la montagna dello scalatore e quindi ideale di sfida dell’uomo ai propri limiti e la montagna come ambiente di vita, custode di tradizioni e cultura ma nello stesso tempo causa di enormi difficoltà per le popolazioni indigene . Sarà anche un’occasione di raccolta fondi a sostegno dei progetti che Gerlinde Kaltenbrunner da anni segue a sostegno dello sviluppo sociale alle popolazioni residenti sulle montagne del Nepal e del Tibet”.

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