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Belluno, è “guerra del gelato” tra Longarone e la Val di Zoldo

LONGARONE, Belluno — Longarone e la Val di Zoldo a lite per il gelato. E’ in corso in questi giorni una diatriba tra la città del disastro del Vajont e alcuni paesi zoldani scaturita dall’affissione del cartello stradale “Città del gelato” sotto a quello di Longarone. Forni di Zoldo e Zoldo Alto sono insorti contestando il provvedimento come un’indebita attribuzione che farebbe intendere peraltro un’esclusività appartenente invece, a loro dire, alla Valle di Zoldo e al Cadore. L’amministrazione pubblica di Longarone ha immediatamente risposto, sottolineando invece non solo la legittimità dell’operazione, ma invitando anche i vicini paesi a fare altrettanto, abbandonando atteggiamenti campanilistici.

La “guerra del gelato”, come è stata presto ribattezzata la disputa tra i paesi delle Dolomiti bellunesi, si è svolta finora prevalentemente a colpi di penna sulla stampa locale. Nei prossimi giorni però porterà a un’assemblea cittadina tra i residenti zoldani,che si troveranno a discutere di quello che viene considerato dai loro Primi cittadini come un sopruso vero e proprio.

Una lunga tradizione di gelatai trova le sue origini tra le Dolomiti Bellunesi, nella zona della Val di Zoldo, Cadore e limitrofa. Difficile è stabilire se proprio qui sia nato il gelato dal momento che, volendo guardare indietro, diverse fonti troverebbero testimonianze nella cultura arabo-siciliana, in quella fiorentina dei De’ Medici, per non parlare degli antichi romani o ancora delle popolazioni dell’Asia Minore. Quel che conta però è che la regione geografica bellunese è sicuramente riconosciuta nel mondo come una delle capitali del gelato, tanto che proprio a Longarone si svolge da 53 anni a questa parte la Mig, la Mostra Internazionale del Gelato Artigianale.

Longarone città del gelato (Photo courtesy radioclub103.it)
Longarone città del gelato (Photo courtesy radioclub103.it)

L’affissione del cartello stradale “Città del gelato” sotto quello di Longarone non è piaciuta ai sindaci zoldani, che rivendicano innanzitutto una maggiore legittimazione nel reclamare il titolo. “Il gelato è legato in maniera univoca a Zoldo non a Longarone – avrebbe dichiarato per l’appunto Roberto Molin Pradel, sindaco di Zoldo Alto, al Corriere delle Alpi -. Abbiamo deciso, in sinergia con De Pellegrin, di indire una riunione pubblica lunedì prossimo alle 20.30 alle scuole medie di Forno dove ne discuteremo con la popolazione”.

Camillo De Pellegrin, primo cittadino di Forni di Zoldo infatti, si troverebbe d’accordo col collega. “Avranno avuto i loro motivi per mettere quel cartello – avrebbe infatti dichiarato allo stesso giornale -. La questione comunque è di natura etica e di rispetto per i territori. Certo, ci sono problematiche ben più importanti in questo periodo, però la nostra valle è stata caratterizzata dall’emigrazione dei gelatieri, e io sono figlio di gelatieri, e mi pare strano che Longarone si possa ‘appropriare’ di quella definizione solo perché fa quattro giorni di mostra del gelato all’anno. In una provincia che fa le lotte per salvarsi non va bene fregiarsi di titoli immeritati. Siamo seri! Tutti riconoscono come la val di Zoldo, a cui aggiungo anche il Cadore, sia legata al gelato. Presto prenderemo decisioni politiche in merito e con la popolazione che in larga maggioranza è infastidita per questo, faremo poi sentire la nostra voce, sempre nei limiti del rispetto civile”.

Di tutt’altro avviso naturalmente l’amministrazione comunale di Longarone, che difende il cartello di Città del gelato. “Il nostro intento non è quello di promuovere Longarone – avrebbe infatti risposto il sindaco del paese Roberto Padrin al Gazzettino del Nord Est -, ma il gelato come prodotto della provincia di Belluno. Promuoverlo in modo istituzionale e più marcato. Non c’è alcuna volontà di essere proprietari unici di un marchio. Se Zoldo avesse fatto attività di promozione, saremmo stati i primi a sostenerlo. Senza considerare che l’associazione Città del gelato è nata proprio per dare la possibilità ai Comuni (compresi quelli dello Zoldano) di riconoscersi in un organo ufficiale. E poi voglio ricordare che da noi c’è la sede di Artglace, l’associazione dei gelatieri artigiani operanti in Europa. E che, grazie a Longarone Fiere, siamo riusciti a far riconoscere la Giornata europea del gelato ogni 24 marzo. Inutile parlare di provincia unita, quando poi si creano polemiche di questo tipo. Bisogna abbattere certi campanilismi”.

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