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Montagne altoatesine cresciute di 14 centimetri in 50 anni

 Cir al Sole (photo Marco Caccia)
Cir al Sole (photo Marco Caccia)

BOLZANO — Le montagne altoatesine sono cresciute di 14 centimetri nell’ultimo mezzo secolo. Lo hanno reso noto i tecnici della Ripartizione Libro fondiario, Catasto fondiario e urbano della Provincia di Bolzano a seguito dell’aggiornamento delle linee altimetriche nei territori di loro competenza, compresi quelli di confine del Passo Rombo, per i quali sono stati realizzati i collegamenti altimetrici con l’Austria. Il dato dei 14 centimetri è una media delle differenze riscontrate tra i rilevamenti di 50 anni fa e quelli odierni: per esempio dai 10 centimetri del Passo Resia (passato da 1496,494 metri a 1496,594 metri) ai 14 di Rio Pusteria (passato da 807,960 metri a  808,099 metri).

Il lavoro svolto dai tecnici della Ripartizione Libro fondiario, Catasto fondiario e urbano della Provincia di Bolzano consiste nel rilievo della rete altimetrica di riferimento, con circa 700 chilometri di linee di livellazione. L’aggiornamento delle linee altimetriche altoatesine rientra nel lavoro voluto a livello nazionale dall’Istituto Geografico Militare Italiano di Firenze, e consiste nell’integrazione di dati risalenti a circa mezzo secolo fa.

“Le misurazioni vengono fatte lungo la strada perché il tipo di misurazione non si presta a terreni disconnessi – spiegano i tecnici della Ripartizione Libro fondiario, Catasto fondiario e urbano della Provincia di Bolzano -. La rete era in buona parte già esistente e pertanto è stata ripetuta la misura prendendo anche tutti i punti che erano stati livellati nella scorsa campagna che era stata eseguita circa una cinquantina di anni fa. Chiaramente ne sono rimasti solo alcuni perché molti sono andati distrutti, ma comunque quelli che abbiamo bastano per farci un’idea dello spostamento della quota attuale e quella misurata allora, ovvero di un generale innalzamento delle zone di montagna. Le misure altimetriche delle montagne possono variare di solito per fenomeno geologici di orogenesi, ma saranno poi gli specialisti a dover analizzare i dati da noi forniti”.

In media le montagne altoatesine sono cresciute di 14 centimetri. Per citare alcuni esempi, Prato allo Stelvio è passato da 931,220 metri a 931,339, con un aumento quindi di 12 centimetri, così come  Bressanone, che dai 572,968 metri di quota è ora a 573,085 metri. Di 13 centimetri è stimato invece l’aumento dell’altitudine di località come Dobbiaco (da 1215,334 metri a 1215,461 metri), Vandois di Sotto (da 757,530 a 757,660 metri) e Passo Drava (da 1125,699 a 1125,833 metri). Ancora il Passo Resia è passato da 1496,494 metri a 1496,594 metri, con una variazione positiva di 10 centimetri, mentre Rio Pusteria è aumentato di 14 centimetri, passando da 807,960 metri a 808,099 metri.

Nell’ambito delle rimisurazioni i tecnici della Ripartizione Libro fondiario, Catasto fondiario e urbano della Provincia assieme ad esperti dell’Ufficio di rilievo topografico federale austriaco BEV di Vienna, a Passo Rombo hanno provveduto a collegare le linee altimetriche della val Passiria e della valle dell’Ötz. Il collegamento, come spiega l’assessore provinciale competente Hans Berger, ha lo scopo di rendere più dettagliata la rete altimetrica di riferimento e per raccordarla ai Paesi vicini ed in tal modo avere una mappatura più precisa e definita. La collaborazione internazionale ha dato vita ad un utile scambio di esperienze sulle problematiche particolari del rilievo nelle regioni alpine. La migliore conoscenza dell’andamento altimetrico renderà possibile in futuro l’esecuzione di rilievi altimetrici di dettaglio tramite GPS e ridurrà notevolmente il costo di tali rilievi.

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