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Ghiacciai: la Marmolada vuole il telo geotessile, ma è polemica tra gli enti coinvolti

Ghiacciaio Marmolada (foto.dovesciare.it)
Ghiacciaio Marmolada (foto.dovesciare.it)

TRENTO — Per trenta giorni consecutivi, quest’estate, le temperature sul ghiacciaio della Marmolada sono rimaste sopra lo zero, con punte di 15°. La società funiviaria Marmolada Spa, che gestisce gli impianti da sci sul massiccio, ha subito fatto richiesta per teli geotessili per proteggerlo dal caldo e dallo scioglimento come già accade sul Presena. Ma la questione, da ambientale è diventata politica, e si è tradotta in un “litigio” a suon di stampa tra le province e gli enti che dovrebbero prendere la decisione definitiva.

Chi deve decidere per i teli geotessili sulla Marmolada? Forse la provincia di Trento, forse Belluno, forse la Fondazione Unesco. E intanto, il ghiacciaio – che sorge sul confine tra le due province – aspetta.

Divampa sui giornali in questi giorni la polemica aizzata dalle Funivie Marmolada Spa, bellunese, che vorrebbe immediatamente mettere sul ghiacciaio della Marmolada dei teli geotessili per proteggerlo dallo scioglimento. Secondo quanto trapelato, si dovrebbe trattare di un telo lungo 70 metri e largo 120, del costo di alcune decine di migliaia di euro sostenuto dalla società funiviaria.

Il territorio su cui dovrebbe essere posizionato il telo, però, è trentino, quindi prima di procedere si deve attendere l’ok della Provincia di Trento, che non è ancora arrivato.

Paolo Nicoletti, dirigente del Dipartimento agricoltura, commercio, turismo e promozione della Provincia di Trento, ha spiegato al quotidiano L’Adige che sul Presena i teli geotessili fanno parte di un progetto articolato che “prevede, fra le altre cose, il rifacimento di impianti di risalita, percorsi sulle testimonianze della Grande guerra, uno studio sul ritiro glaciale”, e che per la Marmolada, “patrimonio dell’umanità dell’Unesco” sarebbe necessario costruire un progetto simile che coinvolga Province, Comuni, Regioni e Unesco.

La Fondazione Unesco, però, si è chiamata fuori. Dopo il direttivo di alcuni giorni fa ha chiarito che allo statuto all’organo non competono funzioni amministrative, ambientali o urbanistiche, e che la decisione spetta agli enti locali.

La palla è rimbalzata quindi alle Province, e la questione resta in attesa di soluzione mentre la società funiviaria, che ha cercato anche la collaborazione di Mountain Wilderness, continua a premere perchè la decisione venga presa in fretta.

La tecnica dei teli geotessili, importata dall’Austria, è in uso sul Ghiacciaio Presena dal 2008 e fa parte di un progetto finanziato dalla Provincia di Trento e dalla Società Impianti Tonale, i cui aspetti scientifici sono sempre stati curati dall’Università di Milano con il gruppo “Glaciologia”, coordinato da Claudio Smiraglia e da Guglielmina Diolaiuti, ricercatori anche del Comitato EvK2Cnr.

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Un commento

  1. Installarli in inverno avrebbe un effetto negativo…,
    E sembra si tratti di poche decine di migliaia di EUR!

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