Alpinismo

Broad Peak: Moro getta la spugna

immagine

BROAD PEAK, Pakistan — "Abbiamo fatto tutto il possibile in questi due mesi per riuscire nel progetto. Ci siamo andati vicini, ma la natura ha vinto". Con questo laconico il messaggio Simone Moro ha annunciato, poco fa, la rinuncia ufficiale a completare l’invernale sul Broad Peak.

Doveva essere il giorno della verità. Doveva essere bel tempo. Dovevano partire, Moro e Shaheen, per campo 3, 7100 metri di quota, e tentare la vetta dell’ottomila pakistano domani. Ma non è stato così.
 
"Questa mattina, quando mi sono alzato alle sei sperando di vedere cielo blu – racconta Moro – mi sono trovato davanti un cielo molto nuvoloso e un vento fortissimo già sopra i 6000 metri".
 
Impossibile tentare in queste condizioni, troppo pericoloso. Il meteorologo, a dir la verità, aveva avvertito gli alpinisti dell’abbreviarsi della finestra di bel tempo. Ma la speranza, come si dice, è l’ultima a morire.
 
"Sono tornato nel sacco a pelo – continua Moro -. Più tardi abbiamo cominciato ad impacchettare i nostri bagagli per il trasporto a valle. Domani, se davvero sarà bel tempo, saliremo in parete a recuperare il nostro materiale".
  
Il messaggio dell’alpinista bergamasco si conclude con un "Oggi è l’ottavo compleanno di mia figlia Martina. Tanti Auguri!".
 
Ed è così, con un pensiero alla bimba che lo aspetta a casa, che si chiude anche la sua avventura invernale sul Broad Peak e sul K2 (che non si è fatto in tempo nemmeno a tentare).
 
Moro era partito per il Pakistan la vigilia di Natale. Ha raggiunto il campo base quasi a
metà gennaio, dopo alcuni problemi con i carghi e i trasporti del materiale.
 
Condizioni perfette in parete, brezze quasi "piacevoli" e sole alto nel cielo lo hanno accompagnato nelle prime settimane di scalata, durante le quali Moro e il suo compagno Shaheen hanno raggiunto in un batter d’occhio campo 1, campo 2, e poi campo 3.
 
Ma il maltempo era in agguato. Per oltre venti giorni nebbia e vento hanno impedito alla spedizione qualsiasi tentativo di salire in alta quota. Proprio quando alla vetta mancava poco, mancava un soffio. Sarebbero bastati tre giorni di tempo accettabile.
 
Ma la natura non ha voluto concederli.
 
Sara Sottocornola

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close