Alpinismo

Simone Moro e l’ultima chances

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BROAD PEAK, Pakistan — Nulla di fatto. La recente incursione di Simone Moro in alta quota si è risolta con una toccata e fuga da campo 2, dove i corvi hanno spazzato via tutto il cibo di riserva. E ora il tempo stringe: c’è spazio solo per un ultimo, estremo tentativo di vetta prima del rientro, fissato per il 25 febbraio.

"Stiamo sputando l’anima per riuscire nel nostro intento – si sfoga Simone Moro ai nostri microfoni – ma lo scontro è ovviamente impari. La natura domina sempre, anche se io sto mettendo tutte le mie energie per sfruttare al meglio le occasioni che si presentano".
 
Così l’alpinista ha fatto venerdì scorso, per esempio. Nonostante il cielo coperto, l’assenza di precipitazioni aveva indotto Moro e il suo compagno Shaheen a tentare la salita, confidando in un tempo accettabile per almeno 3 giorni.
 
Purtroppo due brutte sorprese li attendevano ai 6.400 metri di campo 2: i corvi avevano fatto razzia delle riserve di cibo lasciate nella tenda, e la mattina dopo, i fiocchi di neve hanno fatto la loro comparsa nel cielo denso di nebbia. Davvero troppo per i due alpinisti, già stremati dalla faticosa salita del giorno precedente, fatta nel mezzo di neve fresca che a tratti raggiungeva l’altezza delle ginocchia.
 
"Sono ormai 18 giorni filati di brutto tempo a 2 mesi dalla mia partenza – racconta Moro -. Una tale condizione piegherebbe la motivazione e le gambe a chunque. I miei amici pakistani, che lavorano con le spedizioni da 15 anni, dicono che nel periodo estivo di solito dopo 1 settimana – 10 giorni di brutto gli alpinsiti se ne tornano a casa. Figuratevi d’inverno".
 
"Il Broad Peak ed il K2 sono di fronte a me – continua con amarezza l’alpinista bergamasco – ma, a parte l’unica settimana di bel tempo, sono sempre rimasti nascosti. Se solo fossi arrivato al campo base prima, senza tutti i ritardi del cargo e dell’elicottero…"
 
Ma ora, non c’è tempo per i rimpianti. Mancano sette giorni alla partenza, e c’è spazio ancora per una salita. "I portatori per il rientro arriverano al base domenica 25 febbraio – conclude Moro -. Farò ancora un tentativo estremo prima di quella data e poi… rientrerò. E mi metterò a pensare al futuro, per esempio alla salita all’Ama Dablam che farò in aprile con un amico, Karl Heinz Salzburger".
 
Sara Sottocornola
 
 
Nell’immagine, Simone Moro a campo 2 durante l’ultimo tentativo.

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