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Piste da sci: minaccia per gli uccelli

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TORINO — Un nuovo allarme per la fauna alpina, minacciata dall’aggressività dell’uomo. Secondo le ricerche di alcuni scienziati torinesi, le piste da sci sarebbero una grave minaccia per la fauna selvatica. Soprattutto per gli uccelli d’alta quota, di cui si osserva una progressiva diminuzione di nelle zone sciistiche.

A denunciare la cosa sono stati alcuni ricercatori del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Torino, con un articolo pubblicato sul Journal of Applied Ecology a cura di Antonio Rolando, Enrico Caprio, Enrico Rinaldi ed Ivan Ellena.
 
I ricercatori hanno osservato che nelle zone adibite a piste da sci ci sono meno animali selvatici e meno specie rispetto ad aree montane con identiche caratteristiche ma lasciate incontaminate. Alcune località sarebbero addirittura caratterizzate da una completa assenza di uccelli selvatici.
 
La causa? Gli aggressivi trattamenti subiti dal terreno per dare il fondo ideale delle piste, con ruspe e altri mezzi meccanici. Questo tipo di lavoro rovinerebbe l’habitat delle specie vegetali originarie e degli animaletti "prede" degli uccelli, che per trovare cibo si debbono spostare altrove, in zone dove i prati sono incontaminati.
 
I ricercatori, però, non condannano indiscriminatamente il turismo invernale. Suggeriscono nuove modalità per l’apertura delle piste, con modalità più rispettose dell’ambiente. Per esempio, potrebbero limitarsi a rimuovere gli ostacoli, preservando il fondo originario, o impegnarsi in campagne di riassetto dell’habitat.

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