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Picco di caldo fra oggi e domani: si salva solo la montagna

Picco di caldo (Photo courtesy ecologiae.com)
Picco di caldo (Photo courtesy ecologiae.com)

BERGAMO — Entriamo oggi nel vivo di questa prima ondata di calore dell’estate 2012. Se negli ultimi giorni le temperature massime hanno ampiamente superato la soglia dei 30°C su molte regioni, con punte fino a 35-36°C tra Toscana ed Umbria, sarà fra oggi e domani che verranno raggiunte le temperature più elevate: ci saranno punte di 38°-40°C in molte località italiane, con valori percepiti anche superiori.

L’alta pressione subtropicale, stazionaria tra il Mediterraneo e l’Europa orientale, richiamerà correnti via via più calde in quota direttamente dal Nord Africa. Oggi si toccheranno punte di 37-38°C su località come Firenze, Roma, Rieti, Ferrara, Forlì, Bologna, Foggia, Lecce, Matera e Benevento. Giovedì sarà la volta dei settori adriatici, interessati dai caldi e secchi venti di Garbino, che faranno schizzare le massime fin verso i 40°C al centro sud.

Una situazione, questa, che rimarrà stabile almeno per un’altra settimana, seppur con caldo in lenta attenuazione a partire da Venerdì. Le uniche zone dove il tempo potrà fare un po’ i capricci saranno le aree alpine occidentali, dove sono previsti rovesci e temporali quotidiani ad evoluzione pomeridiano-serale.

Su Alpi, Prealpi, localmente alte pianure del Nord Ovest sussistono infatti le condizioni per formazioni temporalesche anche di forte intensità ed associate a grandine e forti raffiche di vento. Perchè succede? Mentre gran parte dell’Italia è alle prese con l’ondata di caldo, vi è da segnalare un corriodio instabile che scorre poco al di là dell’arco alpino.

La “frontal boundary”, confine tra due masse d’aria dalle caratteristiche diverse dalla Penisola iberica meridionale si allunga verso i paesi alpini sino a portarsi verso il Baltico e la Scandinavia. Le formazioni temporalesche, caodiuvate da effetti orografici tendono ad essere più probabli durante le ore serali e notturne quando la torre temporalesca “consuma” maggiormente l’energia potenziale convettiva accumulata durante il giorno. L’aria fredda trasportata verso il basso dalle preciptiazioni e l’interazione con una modesta nascente warm convyor belt aumentano il grado di instabilità con genesi di strutture a multicelle, anche ben strutturate per via di un ambiente con un discreto shear del vento.

Per una attenuazione del caldo, perlomeno al Centro Nord, dovremo attendere il 25-26 Giugno quando ci potrebbe essere un abbassamento più significativo del baricentro del campo anticiclonico, con il ritorno di correnti più occidentali a favore di una sventagliata temporalesca anche sulle pianure del Nord, seguita da aria più fresca e secca. Il caldo africano dovrebbe invece continuare al Sud.

 

Info: www.3bmeteo.com

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