Storia dell'alpinismo

Don Arturo Bergamaschi e l’altezza del Latok II

Don Arturo Bergamaschi in una foto del 1976 (Photo Don Arturo Bergamaschi)
Don Arturo Bergamaschi in una foto del 1976 (Photo Don Arturo Bergamaschi)

BOLOGNA — Prete, professore di matetica e fisica e soprattutto alpinista esploratore. Don Arturo Bergamaschi, classe 1928, vanta un curriculum d’eccezione sui monti di tutto il mondo che frequenta ancora oggi. Tra questi spicca il Latok II: fu infatti a capo della spedizione che per prima salì in cima alla montagna pakistana nel 1977. Da allora è viva una diatriba relativa all’altezza della vetta, che secondo il sacerdote sarebbe più alta di quanto affermato dalle fonti ufficiali.

I Latok sono sicuramente una delle mete più ambite ancora oggi dell’alpinismo in Karakorum. Queste cime, poco salite e considerate di notevole difficoltà, sono quattro: secondo le fonti pakistane, nonché la Schweizerische Stiftung für Alpine Forschung (Fondazione svizzera per la ricerca alpina) il Latok I, la vetta centrale del gruppo, è alta 7.145 metri; il Latok II, la cima occidentale, è di 7.108 metri, mentre il Latok III, vette orientale, è di 6.949 metri. Infine il Latok IV, cima sud est, è la più bassa con 6.456 metri. Queste misure sono tuttora considerate ufficiali.

La prima delle quattro vette ad essere scalata nella storia è stata proprio il Latok II, grazie alla spedizione italiana guidata da Don Arturo Bergamaschi: nel 1977 arrivarono in cima dal lato sud est Ezio Alimonta, Toni Masè e Renato Valentini. Proprio in occasione di questa salita Bergamaschi realizzò nuovi calcoli sull’altezza delle montagna – secondo quanto scrive Carlo Caccia su IBordeline, per mezzo di un barometro aneroide – e si convinse che il Latok II fosse in realtà più alto del Latok I. Per l’esattezza secondo il sacerdote, il Latok II sarebbe in realtà la cima più elevata del gruppo, pari a 7.151 metri, mentre Latok I e il Latok III sarebbero rispettivamente di 7085 e 6847 metri.

In virtù della scoperta propose quindi di scambiare i nomi delle due montagne, restituendo alla più alta il numero 1. Tuttavia la proposta non si concretizzò e la comunità internazionale rimase fedele alle stime precedenti e pertanto alle vecchie misurazioni.

Don Arturo Bergamaschi è nato a Savignano sul Panaro, in provincia di Modena l’8 novembre 1928. Laureato all’Università di Bologna in Matematica e Fisica è stato insegnante in diversi istituti superiori bolognesi. Impegnato nella Diocesi di Bologna, dal 1970 ad oggi organizza e guida spedizioni alpinistiche e scientifiche in ogni parte del mondo.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close