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E’ morto Navarre, il lupo salvato con la respirazione artificiale

Il lupo Navarre (Photo courtesy www.centrotutelafauna.org)
Il lupo Navarre (Photo courtesy www.centrotutelafauna.org)

SASSO MARCONI, Bologna — Non ha avuto un lieto fine la favola di Navarre, il lupo salvato a gennaio dalle gelide acque del fiume Limentra, nel bolognese. Il video della sua rianimazione da parte di una volontaria con la respirazione bocca a bocca aveva commosso il web e da allora si stava rimettendo in forma. La riabilitazione stava procedendo talmente bene che il Centro che lo ospitava stava pensando di rimetterlo in libertà, ma lunedì l’esemplare ha avuto un malore ed è morto.

Quando era stato ripescato dalle acque del Limentra nessuno sperava si sarebbe potuto salvare: Navarre era assiderato, in evidente stato di denutrizione, con problemi agli arti e circa 35 pallini di piombo di 4mm distribuiti su tutto il corpo che gli avevano causato un’infezione. Il video del suo salvataggio con la volontaria del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone che gli praticava la respirazione bocca a bocca, dopo che l’esemplare era entrato in arresto cardio-circolatorio, aveva commosso tutto il web. E alla fine il miracolo si era compiuto, o almeno così sembrava.

Dopo il salvataggio il lupo è stato curato prima tramite flebo, poi con del cibo. La riabilitazione stava procedendo nel migliore dei modi e Navarre aveva ripreso lentamente a muovere i primi passi nel Centro tanto che già si ipotizzava di riportarlo nei boschi. Lunedì purtroppo l’animale ha avuto un malore e questa volta i volontari non sono riusciti a salvarlo.

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