Scienza e tecnologia

Un software per calcolare l’altezza della neve in montagna

Un'esempio dell'altezza del manto nevoso della zona di Ampezzo ottenuta con SnowMaps (Photo courtesy of www.tis.bz.it)
Un'esempio dell'altezza del manto nevoso della zona di Ampezzo ottenuta con SnowMaps (Photo courtesy of www.tis.bz.it)

BOLZANO — É tutto italiano il nuovo software che permette di calcolare, con precisione, la quantità di neve caduta sulle montagne e prevedere la quantità di acqua che si riverserà nei fiumi al disgelo. Si chiama SnowMaps e, grazie ad un modello scientifico che si basa su alcune variabili meteorologiche, riesce a creare mappe che evidenziano i vari spessori della neve al suolo.

SnowMaps è il primo software sviluppato in Italia che calcola con precisione la quantità di neve in montagna. Il programma è frutto dell’attività di ricerca della giovane azienda altoatesina Mountain-eering, una società di ingegneria spinoff dell’Università di Trento, start-up del Tis innovation park di Bolzano, fondata da alcuni giovani laureati del 2003.

Il software è basato su un modello fisico-matematico basato su tutte le possibili variabili meteorologiche che possono influire sull’altezza del manto nevoso a partire dalla più logica, la quantità della neve caduta, fino a considerare il volume della pioggia, la temperatura dell’aria, la velocità del vento e la radiazione solare. Una volta inseriti e analizzati i dati SnowMaps crea una mappa con i vari spessori della neve al suolo.

Conoscere la quantità della neve in quota è utile per svariati motivi. Prima di tutto permette di accertare con più precisione quale sia il rischio valanghe (il Centro Valanghe di Arabba utilizza già le mappe di SnowMaps). Inoltre è possibile utilizzare il software per fare una stima più precisa di quanta acqua si potrà utilizzare in primavera, aiutando così le centrali idroelettriche della zona e la gestione dei bacini di raccolta delle acque per uso agricolo e idrico. Infine sarà possibile monitorare il rischio siccità e incendi conoscendo quali zone potrebbero esserne più soggette a causa della mancanza di neve o di acqua.

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