Gervasoni ha comunicato ai tre sindaci di Artogne, Pian Camuno e Gianico che la Montecampione Ski, società creata appositamente far rinascere l’impianto, non ha le forze economiche per affrontare la situazione. Il comprensorio guadagna poco (comunque 900mila euro di incassi per l’ultima stagione) ma soprattutto gli impianti sono obsoleti e vanno rimodernati: un’operazione da circa10 milioni di euro che Gervasoni ha giudicato troppo onerosa.
L’imprenditore avrebbe dovuto acquistare dalla Montecampione Impianti (il precedente gestore) le strutture del comprensorio aiutando così la società a sanare una parte dei debiti contratti nel tempo. La possibilità è però sfumata e l’ombra del fallimento pare dietro l’angolo.