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Wwf: i lupi stanno tornando sulle Alpi, prepariamoci

Lupo sulle Alpi (Photo courtesy Targatocn.it)
Lupo sulle Alpi (Photo courtesy Targatocn.it)

BOLZANO — I lupi avvistati di questi tempi sulle Alpi e sugli Appennini non sono fantasia, nè animali in cattività rentrodotti artificialmente in ambiente. Si tratta di veri esemplari selvatici, che stanno progressivamente ricolonizzando le nostre montagne dopo anni di assenza. L’allerta è del Wwf, che oggi ha voluto lanciare un appello perchè le istituzioni si muovano subito a favorire la convivenza uomo-lupo e prevenire i possibili conflitti.

L’ultimo caso a far notizia è il lupo avvistato e filmato in Val di Non, sulle Alpi Orientali, all’inizio di gennaio. In quella zona, di lupi non se ne vedevano da decenni. E’ nota, invece, la presenza di alcuni branchi sulle Alpi Occidentali e sull’Appennino, dove in questi giorni di forti nevicate alcuni animali si sono perfino avvicinati ai centri abitati spinti dalla fame.

Se la da un lato questo ritorno – del tutto naturale e legato alla grande capacità dispersiva di questi animali – è stato accolto con entusiasmo da animalisti e naturalisti, dall’altro il Wwf teme che possa creare conflitti e degenerare non appena la presenza dei lupi diventerà più diffusa sulle Alpi. Da qui l’appello di oggi.

“E’ inutile attendere le situazioni di conflitto –  dichiara Massimiliano Rocco responsabile specie Wwf Italia – oggi c’è ancora il tempo affinchè le istituzioni predispongano una strategia che consenta di monitorare la situazione, gestire il territorio e le attività zootecniche, facilitare e favorire la corretta informazione e la messa in opera di quei sistemi di prevenzione utili a mitigare gli eventuali conflitti e favorire la convivenza tra i grandi predatori e le attività silvopastorali”.

L’associazione indica a modello quanto fatto dalla Regione Piemonte negli anni passati, con una strategia operativa che coinvolgeva con monitoraggi e assistenza alle attività zootecniche.

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