News

Gran Bretagna, mamma arrampica con la figlia sulla schiena

Menna Pritchard (© Hook News)
Menna Pritchard (© Hook News)

LLANWRDA, Gran Bretagna — Fino a che punto ci si può spingere per una passione? É quello che la stampa britannica si sta chiedendo negli ultimi giorni da quando le foto di una mamma gallese, che porta la figlia sulle spalle mentre arrampica sulla roccia, stanno comparendo su molti quotidiani.

Si chiama Menna Pritchard, ha 26 anni e abita nel piccolo villaggio di Llanwrda, contea di Carmarthenshire nel Galles occidentale. Sua grande passione è l’arrampicata su roccia, attività che  svolge con la propria figlia di due anni sulle spalle, sollevando non poche perplessità in patria.

Negli ultimi giorni i quotidiani britannici ne stanno trattando ampiamente, in particolare riguardo una foto che mostra la mamma con il casco a una decina di metri dal suolo che arrampica su una roccia della baia gallese di Three Cliffs Bay. La piccola è legata sulla schiena, senza alcun tipo di protezione per la testa.

La donna ha affermato sia tramite interviste, sia sul suo blog e sul suo account twitter che nella vita bisogna prendere dei rischi, ma è molto attenta alla sicurezza. Ha aggiunto inoltre che la roccia che stava scalando nella foto non ha mai dato problemi di caduta di rocce o detriti, ma altri scalatori l’avrebbero smentita.

Foto: Hook News e aimevenhigher.blogspot.com

[nggallery id=473]

Tags

Articoli correlati

19 Commenti

  1. Semplicemente assurdo. E comunque, anche da noi, è moda sempre più diffusa arrivare in falesia con lattanti a seguito che poi stazionano immancabilmente sotto i tiri. Naturalmente neanche un caschetto in giro che non “fa fico” e “fa corso CAI”… E poi in falesia non si stacca mai niente.
    Sarà… magari di roccia viene giù poco, però io qualche bel colpo di moschettone venuto giù da 15 metri l’ho visto…

  2. METTE IN PERICOLO SE STESSA E LA BAMBINA CON UNA ZAVORRA SULLA SCHIENA, BISOGNEREBBE AVERE BUON SENSO ANCHE NELL’ESERITARE LE PROPRIE PASSIONI , I FIGLI AVRANNO TEMPO PER SVILUPPARE LE LORO.

  3. Anni fa al Sasso Remenno, in Val Masino, ho visto una famosissima guida salire in libera, su una via di 3° con passaggi di 4°con la figlia di due anni sotto il braccio come un fagotto, senza che quest’ultima fosse legata……e proprio in quell’anno in una falesia mi è arrivato sul naso un rivio, da chi non l’ho mai saputo, ma la botta mi ha rotto il setto!

  4. E’ piuttosto facile sparare a zero basandosi su una foto, senza conoscere il contesto. A mio parere anche le domeniche davanti al televisore possono essere a loro modo pericolose.

  5. Va bè che scala in mulinette però
    mi fa ridere la mamma col casco e la figlia senza….
    e con chissà che imbragatura!!
    e il padre è sotto che guarda contento!!!
    Veramente genitori modello

  6. E’ SEMPLICEMENTE DA FOLLI QUELLO CHE FA QUESTA COSI DETTA MAMMA!!!MI VA BENE ARRAMPICARE MA SI DEVE STARE ATTENTI AI PROPI FIGLI ….DOPO PIANGERE NON SERVE A NULLA!!!

  7. ..c’è anche da considerare il fatto che magari non sta scalando una parete lunga come la immaginiamo….magari stanno salendo un grosso masso,dal quale quindi si ha la certezza non possa cadere nulla da sopra….potrebbe essere! ci vorrebbe una foto anche dal basso per giudicare con certezza!

  8. mhà, c’è chi deve salire in bici sull’Everest, chi attraversa un lago ghiacciato camminando sulle mani, chi arrampica con i figli sulle spalle, chi celebra le nozze in fondo al mare, etc….ognuno ha le proprie motivazioni e le proprie “spiegazioni”; sta di fatto che qualsiasi cosa si faccia, piaccia o non piaccia, deve essere una decisione presa su se stessi e non coinvolgere altri che sono nell’impossibilità di negare il consenso alla partecipazione; è semplicemente un problema di correttezza, onestà e rispetto degli altri.

    1. Perfettamente d’accordo con te e non voglio giustificare la signora, è che a volte si agisce d’istinto. Ripensando a quando “giocavo” con mio figlio piccolo, da 2 anni in su, ho fatto, impulsivamente, cose che poi altri mi hanno fatto notare potenzialmente rischiose.

  9. Paolo scrive:
    1 febbraio 2012 alle 18:34
    E’ piuttosto facile sparare a zero basandosi su una foto, senza conoscere il contesto. A mio parere anche le domeniche davanti al televisore possono essere a loro modo pericolose.

    Io Paolo son più pessimista di Te!! Io penso che la Tv di oggi faccia molti più danni.Non capisco però perchè da queste pagine ogni tanto si dia risalto a notizie che con la montagna ma soprattutto con il buon senso non abbiano nulla con cui spartire!!!

  10. Credo che salire con la corda dall’alto in quel modo sia meno pericoloso che trasportare ogni mattina il figlio in macchina lungo una qualsiasi tangenziale. Ben venga tramandare una passione!

  11. Brava secondo me non fa niente di male, si fa più danno ad un bambino se lo lasci davanti ad un videogioco o lo chiudi in casa per paura che fuori si faccia male, lasciateli liberi di fare le proprie esperienze e le proprie “cadute”.Non siate ipocriti, quanti di voi, per fare un esempio, hanno imparato ad andare in bici con un caschetto in testa?….nessuno e non è più facile cadere e battere la testa in bici?
    avete tutti dei genitori incapaci e crudeli???

  12. Permettimi Luigi(e non solo Tu),
    per fortuna non ce ne sono troppi ma qualche genitore crudele c’è!!Sull’incapacità mettiamola così…nessuno nasce imparato.Pericoli ce ne sono dappertutto ok.Propendo visto le interviste e L’omnipresenza mediatica più per un battage pubblicitario della signora.Come fatto notare l’assurdo stà nel fatto che Lei ha il caschetto e il bimbo/a no!In poche parole penso solo sia una messa in scena e basta.Giusto per far parlare di se comunque sia
    Non so quando sia stata scattata questa foto ma per un “tarello” così probabilmente non esistono nemmeno le stagioni.Stai Tu in spalla per qualche ora al freddo senza poterti muovere e soprattutto senza poter dire la Tua e poi vediamo se da grande amerai la montagna!!

  13. Una xxx!!!Non ho altre parole per definire questa madre insana!Mi ricorda tanto quelle mamme moderne che per non rinunciare alla discoteca ci portano anche i propri figli piccoli.L’egoismo egocentrico di alcune persone non ha mai fine.

  14. ci sono anche dei mentecatti che scorazzano ai 100 orari con figli in macchina, e magari senza seggiolino, nella vita le nostre scelte sbagliate purtroppo cadono sempre sui piccoli.
    Personalmente questa cosa mi trova contrario, ma di casi di “incoscenza genitoriale” ce ne sono moltissimi, da chi porta il figlio in macchina senza opportune sicurezze, chi li porta in bici senza caschetto, chi lascia loro mangiare di tutto e di più.
    Purtroppo la montagna è vista come il pericolo più grande, quando i pericoli nella vita normale sono molti di più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close