Curiosità

Il serpente bianco di San Vigilio di Marebbe

I pascoli di Fodara Vedla (Photo courtesy alpenueberquerungen.de)

SAN VIGILIO DI MAREBBE, Alto Adige — I pastori di San Vigilio di Marebbe in estate portavano le bestie nei verdi pascoli di Fodara Vedla. Un luogo isolato, immerso in una natura incontaminata, tra boschi, prati e freschi ruscelli. In un’epoca remota, però, questo luogo, dicono le leggende, era pieno di serpenti.

I pascoli erano talmente infestati che solo gli uomini più arditi osavano avventurarsi fino ai piedi del Sas de la Pera. I serpenti con il favore delle tenebre si infilavano nelle stalle e bevevano tutto il latte delle vacche, lasciando a bocca asciutta i pastori, che vivevano nella paura. Esasperati dalle continue razzie, un giorno i pastori si rivolsero a uno stregone di San Vigilio per chiedergli di risolvere la situazione.

Il mago preparò una bisaccia con polveri ed erbe magiche, andò a Fodara Vedla e con il calar delle tenebre accese un falò e iniziò a cantilenare per chiamare a raccolta i serpenti che, incantati dalla nenia, si gettavano nel fuoco. Ad un certo punto, però, arrivò anche un enorme serpente bianco che portava sul capo una piccola corona. La serpe avvolse lo stregone e lo trascinò con sé nel fuoco.

Il mattino seguente, i pastori arrivarono al pascolo e trovarono solo un’enorme fossa corrosa dal veleno e coperta di cenere. Uno, però, notò la piccola corona del serpente bianco, la raccolse e la tenne con sé. Negli anni gli portò molta fortuna, tanto da consentirgli di vivere come un re.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close