Alpinismo

Addio Mario: il dolore di Mondinelli, Confortola, Panzeri e Bernasconi

BERGAMO — Sono attoniti, gli amici di Mario Merelli. Fanno fatica ad esprimere con le parole l’immenso dolore che provano per l’improvvisa perdita dell’amico di una vita. Ecco la reazione a caldo di Silvio Gnaro Mondinelli, Marco Confortola, Daniele Bernasconi e Mario Panzeri al tragico incidente di questa mattina in cui l’alpinista bergamasco ha perso la vita.

“Era una bellissima prsona – dice Mario Panzeri, che ha appreso la notizia mentre era al lavoro -. Un amico vero. Non è facile trovarne in questo ambiente. Ho fatto 6 spedizioni con lui e ne abbiamo passate tante insieme. Ci vedevamo spesso anche qui in Italia, e tra poco avremmo dovuto iniziare un lavoro insieme qui in Italia. Non so davvero cosa dire”.

Senza parole, stavolta, anche l’amico di sempre, Silvio Gnaro Mondinelli, che fra i primi ha appreso la notizia. “Non voglio dire niente – dice Mondinelli -. Davvero, sono troppo dentro la storia. Un amico così… se sono andato in giro per il mondo con lui, se abbiamo fatto 8 o 9 spedizioni insieme ci sarà un motivo. Davvero non ho parole, non so cosa dire. Dire “mi dispiace” non ha senso per una perdita così grande”.

“Ci siamo sentiti 3 giorni fa per una foto del Dhaulagiri – dice Marco Confortola -. Doveva venire a trovarmi, voleva andare alle terme di Bormio con la sua Mireia. Sono stato al loro matrimonio, lo vedevo spesso, insomma ci volevamo bene. E adesso non c’è più. Era uno per cui non esiste solo la cima, ma prima di tutto veniva l’amicizia. E’ veramente una maledizione. Di lui ho un ricordo bellissimo, non l’ho mai visto litigare con nessuno. Era sempre socievole e in pace con tutti. Siamo stati insieme al K2, allo Shisha, ai piedi di Everest e Lhotse. L’anno scorso avremmo dovuto partire insieme per il Dhaulagiri, poi il mio incidente mi ha impedito di partire. Ma lo sentivo tutte le settimane, mentre lui saliva ed io ero in ospedale con la testa aperta”.

“Ho conosciuto Mario in occasione della spedizione K2 2004 – dice Daniele Bernasconi -. Ho apprezzato la persona, prima dell’alpinista, perchè era proprio una brava persona. Siamo andati all’Annapurna nel 2005 e ricordo quando siamo andati in cima tutti insieme, siamo scesi nella bufera e c’è stato il soccorso a cristian Kuntner. Ho tanti ricordi di lui”.

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