Se non si fa parte di queste categorie, invece, il rabarbaro è un toccasana. Stimola l’appetito, evita l’acidità di stomaco, favorisce le funzioni epatiche. E’ anche un leggero lassativo, in grado cioè di regolare le funzioni dell’intestino, senza ottenere effetti indesiderati. A questo scopo si assumono due o tre grammi di polvere.
Ma questa pianta è anche molto adatta ai bambini, soprattutto se troppo magri o debilitati. Col rabarbaro, poi, si prepara il “vino della salute”, utile quando, dopo un’influenza, l’organismo stenta a riprendersi. Lo si prepara mettendo a macerare ottanta grammi di rabarbaro cinese, trenta grammi di corteccia d’arancio amaro e tre o quattro semi di cardamono in un litro di marsala. Si lascia il tutto in infusione per dieci giorni, scuotendo di tanto in tanto. Alla fine si filtra e si bevono quattro bicchierini al giorno.