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Genziana, elisir di lunga vita

BERGAMO — La pianta è alta circa un metro e ha dei fiori gialli. Ma il valore officinale della genziana sta tutto nella radice che è grossa, cilindrica, carnosa, squamosa, spugnosa e giallastra all’interno, con un odore aromatico e un sapore amarissimo. Se la si prende, la si taglia a pezzi e la si fa seccare al sole, quando la si consuma ha un effetto tonico capace di curare inappetenze e cattive digestioni, ma anche di dare sollievo alle malattie di natura nervosa.

Con la genziana si prepara anche un “vino” ottimo come aperitivo: in un bicchiere di alcool puro, al quale sia stato aggiunto mezzo litro di acqua, si fanno macerare circa trenta grammi di radice di genziana. Dopo 24 ore si aggiunge un litro di vino bianco, lasciando in infusione per 10 giorni, ma agitando il tutto almeno una volta al giorno.  La bevanda ottenuta va filtrata: prima dei pasti è un aperitivo e dopo i pasti un digestivo.

Interessante anche la ricetta per realizzare un elisir: in un bicchiere di alcool puro ed in uno di acqua si mettono a macerare 25 grammi di radice di genziana, 15 grammi di corteccia di arancio amaro e 5 grammi di corteccia di china. Dopo cinque giorni si aggiunge mezzo litro di marsala e dopo 10 giorni si filtra.

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