Curiosità

Tibet, le molte origini della stirpe reale

BERGAMO — Prima dell’epoca dei re il Tibet era diviso in mille staterelli, in cui vivevano spaventosi demoni. Il primo re chiamato Eudo Gungyel discese dal cielo in terra, dove fu eletto re dagli uomini.

Questa è solo una delle tante leggende sull’origine della stirpe reale. Un’altra dice invece che il primo re fu Nyatri Tsenpo: apparve sul monte Lhari Gyangdo, nel Kongpo, mentre alcuni sacerdoti stavano celebrando un rito e dove s’era riunita la popolazione per onorare gli dei. Quando i tibetani lo videro gli chiesero da dove venisse e lui, incapace di rispondere, tese la mano e indicò la cima rocciosa. Tutti così capirono la sua origine divina e, stanchi delle troppe faide che attravresavano il paese, lo trasportarono a spalla in segno di sottomissione.

Secondo una terza leggenda i re sarebbero i discendenti di una creatura deforme, scacciata dalla valle d’origine a causa del suo aspetto. Quando raggiunse le valli meridionali, però, venne accolta dalla popolazione come una divinità. Secondo un’altra versione, influenzata dalla grande narrazione epica indiana del Mahabharata, infine, Rupati, un comandante della clan Kaurava, dopo essere stato sconfitto dai fratelli Pandava, fu costretto a fuggire verso Himalaya. I suoi discendenti avrebbero dato origine della dinastia reale.

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