PIETRAMURATA, Trento — Incidente mortale venerdì sera sul Monte Casale, in provincia di Trento. Forse per una manovra sbagliata, un fuoristrada con a bordo due ventenni è caduto lungo il versante della montagna compiendo un volo di circa 130 metri. Il conducente sarebbe stato sbalzato fuori dal veicolo e avrebbe dato l’allarme. I soccorsi sono stati resi difficoltosi dal maltempo, ma l’autista ferito è stato raggiunto e trasportato in ospedale. Nulla da fare invece per il passeggero, il cui corpo è stato ritrovato solo nella tarda mattinata di sabato, poco distante dal luogo in cui il mezzo ha terminato la sua discesa nel vuoto.
I due giovani sono partiti venerdì sera con un fuoristrada da Arco, celebre paese trentino sito poco più a nord di Riva del Garda e del lago omonimo, per raggiungere il Monte Casale, cima di 1632 metri nella Valle del Sarca che si trova tra i paesi di Pietramurata e Comano Terme. Proprio da Comano Terme sale la strada imboccata dai ventenni che conduce alla Capanna sociale rifugio Don Zio, struttura posta a 1610 metri di quota, poco sotto la cima del Monte Casale. Giunti nella zona del rifugio i due si sono fermati nei prati lì vicino.
Secondo il quotidiano l’Adige.it il conducente si sarebbe reso conto di essere molto vicino al precipizio e avrebbe deciso di spostarsi, ma nella manovra avrebbe fatalmente innestato la prima invece della retromarcia e il fuoristrada è caduto nel precipizio con un volo di circa 130 metri. Durante la caduta il conducente sarebbe stato sbalzato fuori dal veicolo e avrebbe allertato i soccorsi col telefonino, senza riuscire a dire dove si trovasse esattamente. Grazie al GPS del telefonino il giovane è stato ritrovato attorno alle 4 del mattino, circa 150 metri sotto la vetta del Monte Casale.
Recuperato con qualche difficoltà a causa della nebbia e della pioggia, è stato successivamente trasportato in ospedale dove hanno riscontrato fratture alle costole e un trauma cranico. Nel frattempo le squadre del Soccorso Alpino di Riva del Garda e di Stenico, i Vigili del Fuoco di Dro, i carabinieri di San Lorenzo in Banale e di Dro, coadiuvati dai colleghi del Soccorso Alpino dei Carabinieri di Madonna di Campiglio hanno setacciato la zona in cerca dell’altro ragazzo: alcuni partendo dal basso e risalendo la parete attraverso la ferrata Che Guevara, altri si sono calati dall’alto.
A causa delle condizioni meteo che riducevano la visibilità, le ricerche si sono prolungate fino alla tarda mattinata di sabato, quando il corpo senza vita del disperso è stato ritrovato a pochi metri dall’abitacolo. Il fuoristrada ha arrestato la sua corsa bloccandosi tra alberi e rocce circa 300 metri sotto la vetta del Monte Casale. Visto il luogo particolarmente impervio e la pioggia insistente non è stato possibile per i soccorritori trasportare a valle il ragazzo, ma hanno dovuto attendere una schiarita che permettesse all’elicottero di poter raggiungere il luogo del rtirovamento.
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