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Ardito Desio, l'università di Milano ricorda il professore a 10 anni dalla scomparsa

Ardito Desio
Ardito Desio

MILANO — Nel primo decennale della sua morte, l’Università degli Studi di Milano ricorda Ardito Desio, geologo, geografo, esploratore e padre del K2, sulla cui cima guidò la prima spedizione assoluta, quella del 1954. Si terrà mercoledì prossimo, 2 dicembre, l’evento “Ardito Desio e le Scienze della Terra a 10 anni dalla scomparsa”: interverranno alcuni degli allievi del professore, in particolar modo di quelli che hanno lavorato e insegnato presso il Dipartimento a lui intitolato, sulla sua figura scientifica e umana, e soprattutto sul suo contributo allo sviluppo dei vari settori scientifici.

Oltre al rettore e al presidente dell’Università degli Studi di Milano, nella Sala Rappresentanza di via Via Festa del Perdono 7, saranno presenti gli allievi del professore: Maria Bianca Cita, Vincenzo Francani, Maurizio Gaetani, Romano Gelati, Giuseppe Orombelli, Giorgio Pasquarè e Isabella Premoli Silva. L’incontro avrà inizio alle 9.30 del 2 dicembre, 10 giorni prima del decimo anniversario dalla morte di Desio, scomparso infatti il 12 dicembre del 2001 alla veneranda età di 104 anni.

Desio, geologo, geografo ed esploratore è stato fondatore del Comitato EvK2Cnr. Proprio alcuni ricercatori che collaborano con il Comitato saranno presenti mercoledì nella sede del Dipartimento di Scienze dalla Terra “Ardito Desio” dell’Università degli Studi di Milano. Tra questi ci saranno, appunto Claudio Smiraglia, glaciologo dell’Università degli Studi di Milano, che introdurrà gli “Aggiornamenti scientifici di giovani studiosi sulle tematiche trattate da Ardito Desio, e Guglielmina Diolaiuti, che parlerà di Alpi e Karakorum nelle ricerche glaciologiche.

Interverranno poi Lucia Angiolini, professore dell’Università di Milano-Dipartimento Scienze della Terra, parlando della “Paleontologia dell’Asia centrale: da Ardito Desio al 2011”; Barbara Del Monte, dell’Università Milano Bicocca-Dipartimento Scienze dell’Ambiente e del Territorio, che parlerà invece delle “Ricostruzioni paleoclimatiche da carote di ghiaccio: una prospettiva bipolare”; Marco Masetti, dell’Università di Milano-Dipartimento Scienze della Terra, che illustrerà “1949, il primo testo di Geologia Applicata in Italia: cosa cambia, cosa resta più di 60 anni dopo”.

Ci saranno poi Franco Rolfo, dell’Università di Torino-Dipartimento Scienze Mineralogiche e Petrologiche, che parlerà di “Petrografia tra Himalaya, Karakorum e Asia centrale”, Andrea Zanchi, dell’Università Milano Bicocca-Dipartimento Scienze Geologiche e Geotecnologie, che spiegherà “La Geologia del Karakorum settentrionale: il
contributo delle esplorazioni italiana” e infine Andrea Zerboni, dell’Università di Milano-Dipartimento Scienze della Terra, che introdurrà “Fra erg e wadi. Geomorfologia e geoarcheologia del Sahara libico”.

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