Outdoor

Skialp, atleti pronti al Mountain Attack

immagine

SAALBACH, Austria — La Mountain Attack è una gara di sci alpinismo notturna, anomala e massacrante. Copre, con 5 salite in pista, un dislivello superiore ai 3000 metri positivi ed altrettanti in discesa. Ma è una gara molto celebre e per l’appuntamento 2007, fissato venerdì 12 gennaio, si attendono oltre 600 partecipanti.

Le caratteristiche di percorso sono simili alla nostra SellaRonda, celebre competizione trentina che di solito si svolge la seconda domenica di febbraio.
 
Normalmente non si considera "vero" sci alpinismo praticare la risalita delle piste, lo sci alpinismo è avventura, e ambiente ed è solitudine. E’ ovvio che parlando di gare la componente solitudine viene meno, si parte in tanti e ci si insegue, sorpassa sia in salita che in discesa, spesso a coppie a volte a squadre di tre elementi come nelle grandi classiche tipo Mezzalama o Patrouille des Glaciers.
 
Cosa attira, allora, gli atleti e gli appassionati a gareggiare in manifestazioni come la Sellaronda o la Mountain Attack?
 
Sicuramente il fascino di sciare di notte, la tranquillità di un percorso segnalato e con l’assistenza di personale specializzato ed ovviamente il sale dell’agonismo. Da non sottovalutare il fatto che praticare lo sci alpinismo in pista è molto meno difficile e tecnico che praticarlo in ambiente e non necessita della competenza e conoscenza della montagna richiesta per chi pratica il fuoripista. Per gli atleti top, invece le motivazioni sono anche altre.
 
Spesso gli organizzatori di gare in pista hanno interesse a presentare i propri comprensori sciistici sotto una diversa angolazione, che contribuisce ad aumentarne il fascino e l’afflusso turistico. I media seguono volentieri queste manifestazioni perchè è più agevole raggiungere le zone di gara, con gli impianti, con le auto. Non serve l’utilizzo degli elicotteri, o peggio (per qualcuno) scarpinare fino alla sommità delle salite.
 
E grandi media, grandi sponsor portano agli atleti notorietà e, ovviamente anche un po’ di denaro del monte premi.
 
La Mountain Attack è alla nona edizione e da sempre vede gli sci alpinisti italiani ne sono protagonisti, imponendosi spesso al primo posto sugli oltre 600 partecipanti.
 
Nel 1999 vinse Omar Oprandi, nel 2000 Fabio Meraldi, nel 2001 Luciano Fontana, nel 2002 Mirco Mezzanotte, nel 2003 Hornegger (AUT), nel 2004 e 2005 Andrea Ringhoffer (AUT), e nel 2006 Guido Giacomelli, che ha abbassato il precedente record di ben dodici minuti: dalle 2 h 49′ 42” di Ringhoffer alle 2h 27′ 36”!
 
Paragonando il tempo dei vincitori dei primi anni a quello di oggi appare chiaro quale sia il grande salto tecnico dello sci alpinismo. Fabio Meraldi, un "mostro sacro" della specialità, concluse la sua gara in 2 h 59′ 51”: ben 33′ in più di Giacomelli nel 2006. Percentualmente, un vero abisso.
 
Ad ampliare l’abisso hanno contribuito l’evoluzione di materiali, le condizioni della neve differente di volta in volta ed il livello di concorrenza che spinge o meno l’atleta vicino ai propri limiti.
 
L’edizione 2006 si prospetta, come sempre, emozionante. "L’obiettivo – dichiara Giacomelli – è vincere anche questa edizione". Non sarà comunque facile, dovrà fare i conti non solo con lo squadrone austriaco capitanato da Honegger e Ringhofferm, ma anche con l’atleta italiano Hansjorg Lunger. Per il settore femminile sarà molto probabile la presenza dell’altra atleta dello Sci Club Alta Valtellina, Francesca Martinelli, che tenterà di insidiare la vincitrice delle passate edizioni Renate Honegger.
 
Il vincitore non è scontato, la parola ora passa alle terribili rampe di Saalbach.
 
Luca Salini
 
Nell’immagine Guido Giacomelli, Sci Club Alta Valtellina, al Civetta Ski Raid 2006 (Foto O. Angeloni)
Maggiori informazioni su www.mountain-attack.at

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close