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E' finita. Ritrovati senza vita gli alpinisti dispersi sulla Grandes Jorasses

Grandes Jorasses versante italiano
Grandes Jorasses versante italiano - Punta Walker sulla destra

UPDATED – COURMAYEUR, Aosta — Non c’è più nulla da fare per i due alpinisti francesi rimasti una settimana a 4050 metri di quota sulla Grandes Jorasses. La guida francese Olivier Sourzac e la sua cliente Charlotte De Metz sono stati ritrovati morti nella zona compresa tra le rocce lungo la via di discesa dalla Punta Walker e il ghiacciaio sospeso della Whymper.

Secondo quanto riferisce l’Ansa, il medico del 118 di Aosta, Andrea Ortu, ha confermato la morte dei due alpinisti sfrancesi ritrovati a 4.050 metri sotto la Punta Walker, nelle Grandes Jorasses, nel massiccio del Bianco. I loro corpi verranno portati ad Entreves dove avrà luogo  la conferma ufficiale.

La guida alpina francese e la sua cliente  Charlotte De Metz sono rimasti bloccati per una settimana intera a circa 4000 metri di quota sulla Grandes Jorasses. Questa mattina il tempo è migliorato, prima  sul versante francese, poi su quello italiano così gli elicotteri hanno potuto finalmente alzarsi in volo e effettuare ricognizioni sul versante italiano della montagna.

Pochi minuti fa è arrivata la notizia del loro avvistamento. Da subito i corpi sono apparsi immobili, un cattivo segno poi confermato dalla triste notizia della loro morte.

Ieri una dozzina di guide francesi, amici e parenti di Sourzac, avevano inziato a salire via terra. Secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, si erano divisi in 3 gruppi: due erano saliti dal lato italiano e avevano raggiunto alcuni il Bivacco Gervasutti altri il rifugio Boccalatte. Il terzo team, di cui faceva parte anche il fratello della guida dispersa, era invece salito dal versante francese.

Olivier Sourzac, 47 anni, di Sallanches, guida alpina e istruttore dell’ Ecole Nationale de Ski et d’ Alpinisme (Ensa) di Chamonix, e la sua cliente, Charlotte De Metz di 44 anni, di Fontainebleau, erano partiti per scalare la via del Linceul sulla parete Nord della Grandes Jorasses, lunga circa 750 metri. L’idea era quella di arrivare in cima alla Punta Walker, con i suoi 4208 metri la cima più alta del massiccio, e di scendere poi dal versante italiano fino al rifugio Boccalatte (posto a 2803 metri).

Alla fine la bufera era stata più veloce di loro e i due alpinisti erano stati costretti a fermarsi a circa 4.000 metri di altitudine sul versante italiano, sotto la punta Walker alta 4.208 metri. Giovedì mattina la guida francese aveva allertato i soccorsi con il cellulare, il giorno dopo al telefono aveva detto di voler scavare un buco nella neve verso il seracco Whymper per ripararsi. Quello però è stato l’ultimo contatto.

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