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Grignetta, recuperata una famiglia in difficoltà

Monte Grignetta
Monte Grignetta

LECCO – É stata recuperata nel pomeriggio di ieri una famiglia brianzola bloccata sulla Grignetta. Padre, madre e due figli si erano avventurati in una zona impervia, nonostante il cartello di divieto, ed erano rimasti bloccati senza possibilità nè di proseguire nè di tornare indietro.

Nella mattinata di ieri una famiglia composta da 4 persone, genitori e due bambini di 10 e 8 anni, stavano effettuando un’escursione sul Grigna Meridionale, la celebre montagna lecchese. La vie prescelta era il Sentiero della Direttissima che da Pian dei Resinelli a quota 1280 metri circa, porta alla vetta del monte Grignetta a quota 2177. Raggiunto il caminetto Pagani, a 1680 metri di quota, hanno proseguito lungo il sentiero attrezzato fino a superare il canale.

A questo punto hanno deciso di lasciare la via designata per seguire una traccia secondaria, malgrado questa fosse sbarrata da una segnalazione che indicava il divieto di prosguire per la pericolosità del terreno. La zona infatti è composta da roccia altamente friabile e i quattro si sono ritrovati bloccati in un luogo impervio che non permetteva loro nè di proseguire nè di tornare indietro.

Fortunatamente la famiglia è riuscita a contattare il 118 per spiegare l’accaduto e chiedere aiuto. La richiesta di soccorso è stata successivamente inoltrata all’Elisoccorso e al Soccorso Alpino che con l’elicottero hanno recuperato i malcapitati e li hanno trasportati a Pian dei Resinelli.

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4 Commenti

  1. Spero che gli si faccia pagare salato le spese dell’intervento,e la prossima volta i suoi figlioli gli porti al parco pubblico che è meglio.

  2. Io invece spero che gli sia servito di lezione (a prescindere da spese o non spese) e che con i figli continui a far montagna più responsabilmente trasmettendo loro la passione per essa .. ma con un po’ più di attenzione !!

  3. Forse non è segnalato proprio bene.
    Mi ci trovai anche io l’hanno scorso con degli amici.
    Poi recuperammo il sentiero scendendo per un canalino, niente di particolare (anche perchè stavamo andando a fare la Segantini, ci mancava che ci bloccavamo là 🙂 )

  4. Onestamente mi sono stancato di sentire sempre la stessa solfa ad ogni soccorso.
    Allora perché non facciamo pagare le cure mediche a chi si ammala perché ha deliberatamente fumato, o a chi ha un incidente di macchina mentre stava andando al cinema o a spasso, che tendenzialmente essendo attività ludiche potrebbe essere considerate “inutili”.

    Che ci voglia responsabilità in chi va per montagne è cosa inconfutabile, ma parto dal presupposto che generalmente uno non si va ad incrodare deliberatamente.

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