Precipita sul Catinaccio: morto il gestore del rifugio Roda di Vael
TRENTO — Tragedia sulle pareti delle Dolomiti. Il gestore del rifugio Roda di Vael, guida alpina di 48 anni e membro del soccorso alpino, è precipitato ieri mentre percorreva la ferrata del Masarè nel gruppo del Catinaccio. L’uomo è morto sul colpo dopo un volo di 30 metri.
L’incidente è avvenuto a circa 2500 metri di quota. L’esatta dinamica è al vaglio delle forze dell’ordine, ma secondo le prime ricostruzioni sembra che l’uomo fosse arrivato alla ferrata insieme ad un amico lungo il sentiero che sale dal rifugio che gestiva. Poi si sarebbe immesso a metà del percorso, proprio dove la ferrata raggiunge il suo punto più impegnativo.
Dopo pochi metri avrebbe inspiegabilmente perso l’appiglio e sarebbe precipitato nel vuoto. Tra le ipotesi più accreditate, al momento, c’è quella di un malore improvviso.
L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, allertato dall’amico, è giunto sul posto in pochi minuti ma i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo.
Con tutto il rispetto per la tragedia, mi chiedevo se aveva l’attrezzatura o meno, o se ancora si doveva asscurare, solo per capire che cosa non è andato… grazie, Gianni
Anche io mi chiedevo se avesse o meno l’attrezzatura… perchè nel testo dice che ha perso l’appiglio ed è quindi precipitato, ma se fosse stato legato magari si sarebbe salvato….