Monte Bianco: due alpinisti morti di freddo a 4200 metri
CHAMONIX, Francia — Hanno passato due giorni e due notti all’addiaccio, cercando di ripararsi in un crepaccio. Ma non sono riusciti a sopravvivere al gelo e alla bufera. Due alpinisti francesi, sorpresi sabato dal maltempo mentre rientravano dal Dôme du Goûter, sul Monte Bianco, sono morti per ipotermia a 4.200 metri di quota: i soccorsi, che loro stessi avevano allertato sabato, sono riusciti a trovarli soltanto lunedì notte.
Secondo le ricostruzioni, i due erano partiti per il Dôme du Goûter sabato mattina. Poi il tempo è peggiorato e probabilmente hanno perso l’orientamento a causa della scarsa visibilità: hanno chiamato i soccorsi, dicendo di essere in difficoltà e di non riuscire a ritrovare la strada per il rifugio.
L’elicottero del Plotone di gendarmeria d’alta montagna di Chamonix si è subito alzato in volo per cercarli, ma il maltempo, la neve, e il vento non hanno reso facile il compito ai soccorritori. Dei due alpinisti non si è trovata traccia nè sabato nè domenica. Solo lunedì sera i loro corpi sono stati identificati durante un sorvolo, anche se purtroppo non hanno potuto essere subito recuperati a causa delle persistenti cattive condizioni meteo.
Secondo quanto riferito dalla stampa francese, i due alpinisti avevano scavato un rifugio all’interno di un crepaccio, che però non è bastato a ripararli dal freddo. Sembra che i due siano morti per ipotermia, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi.
I due alpinisti avevano circa 30 anni, erano francesi e provenivano da Annecy e Marsiglia.