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Compleanno di una leggenda: oggi i 90 anni di Rolly Marchi

Rolly Marchi
Rolly Marchi (foto Luca Lorenzini www.discoveryalps.it)

LAVIS, Trento — “Ancora cieli limpidi, montagne, e ancora la neve”. Ecco cosa vede nel suo futuro Rolly Marchi, una vera leggenda vivente degli sport alpini e del giornalismo, che oggi compie 90 anni. Eventi, cerimonie e gare sulla neve lo stanno festeggiando dall’inizio del mese di maggio, tra Moena, Trento e Milano. E oggi la Gazzetta dello Sport gli ha dedicato una pagina di cui lui è orgogliosissimo. Gli abbiamo strappato qualche battuta anche noi, prima di lasciarlo al pranzo di festeggiamento con i soci dello Sci Accademico Italiano.

“E’ tutta la mattina che mi chiamano per gli auguri – ci ha detto Rolly -. E non ho parole per ringraziare tutti quelli che hanno organizzato feste per il mio compleanno. Si vede che qualche cosa ho combinato, in 90 anni, se tutte queste persone si sono mosse per me”.

In occasione della festa per i 90 anni di Rolly organizzata il 21 maggio dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento al Teatro Sociale, a Rolly è giunto anche un inaspettato messaggio di auguri registrato al Laboratorio Piramide in Nepal da Agostino Da Polenza e dalla spedizione Share Everest 2011 (pubblicato in calce). “E’ stato un momento di brivido – ci ha confessato Rolly – una cosa del tutto inaspettata che mi ha dato un immenso piacere. Voglio ringraziare di cuore Agostino che con questa sua nuova spedizione, e la strumentazione scientifica che ha messo a 8000 metri, ha di nuovo portato in alto l’Italia”.

In occasione della cerimonia a Trento, Dellai ha consegnato a Rolly Marchi l’aquila di San Venceslao: il massimo riconoscimento che il Trentino tributa a qualcuno. “Il nostro modo – ha detto Dellai – di dire grazie a chi ha portato con orgoglio il nome del Trentino in tutto il mondo”.

Rolly Marchi è nato il 31 maggio 1921 a Lavis, in provincia di Trento. Scrittore e giornalista, sciatore e alpinista, ideatore di grandi eventi come la 3 Tre, il Trofeo Topolino, il Kilometro Lanciato, Rolly ha vissuto quasi un secolo con un’intensità senza paragoni, che lo ha reso protagonista di primo piano sia nello sport che nella cultura italiana.

Ha sciato con Zeno Colò e Federico Fellini, scalato con Dino Buzzati e Reinhold Messner. Ha salito il Campanile Basso nelle Dolomiti di Brenta, sua prediletta terra d’avventure. Ha vissuto e raccontato decine di edizioni delle Olimpiadi invernali, dai tempi di Hitler a Torino 2006. Rubacuori e grande cavaliere, il suo buonumore ha affascinato donne di tutte le età e conquistato l’amicizia di grandi campioni e uomini semplici. Con Mike Bongiorno ha inventato il Trofeo Topolino, che dal 1958 ad oggi ha sfornato campioni del calibro di Ingemark Stenmark, Alberto Tomba, Deborah Compagnoni, Gustav Thöni, Pierino Gross e Marc Girardelli.

Ha scritto cinque romanzi: Un Pezzo d’ Uomo, Le Mani Dure (che Buzzati ha definito “il libro di montagna più bello scritto in Europa”), Ride la Luna (che ha vinto il premio Campiello), Il Silenzio delle Cicale, E ancora la Neve, e tre libri di racconti: Il tram della Vita, Neve per Dimenticare e Se non ci fosse l’amore.

“La morte mi ha sfiorato più di una volta – dice Rolly -, in guerra, in parete, in bicicletta e in automobile, ma sono ancora qui. E la neve non so quanta ne avrò ancora, nel tempo che mi resta, ma guardo in alto e avanti”.

Auguri Rolly!

 

 

Vi rimandiamo inoltre a due videointerviste fatte da Montagna.tv a Rolly Marchi:
Una sul Cerro Torre e Cesare Maestri: https://www.montagna.tv/?p=10614
Una sullo sci e gli incidenti sulle Alpi: https://www.montagna.tv/?p=4019

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