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Gran Sasso: medaglia per la biodiversità

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ROMA – Dalle specie più arcaiche come le felci, alle più evolute come le orchidee. Fino a piante completamente sconosciute fino a pochi mesi fa. Il Parco del Gran Sasso non ha pari in Europa termini di biodiversità: al suo interno i dai botanici del centro Flogistico e dell’Università di Camerino hanno censito almeno 2.364 diversi tipi di vegetali.

Se si calcola che in Italia le piante note sono circa 7.600, si nota come la flora che cresce entro il piccolo territorio del parco abruzzese rappresenti ben un terzo di quella nazionale. Al confronto, le mille del parco delle Dolomiti Bellunesi e le duemila del parco del Cilento e del Gargano sembrano pochissime.
 
Durante la ricerca sono state trovate anche delle specie finora sconosciute in l’Italia, e alcune addirittura nuove per la scienza. Piante rarissime, come una ginestra che vive solo al Passo delle Capannelle e una pinguicola, piccola pianta carnivora di ambienti umidi che vive sul Gran Sasso.
 
La ricerca è stata finanziata dalla Regione Abruzzo, che vuole realizzare una grande banca dati della flora nella regione.

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