Un nuovo comprensorio sciistico tra il Cadore e il Civetta
SAN VITO DI CADORE, Belluno — Un nuovo comprensorio sciistico potrebbe sorgere nei prossimi mesi a San Vito di Cadore. L’impianto dovrebbe collegare il Cadore alla Valle Fiorentina, dominata dai massicci del Pelmo e del Civetta, passando quindi attraverso una zona sito di importanza comunitaria (Sic) e sito Unesco: un’area integra, di eccezionale importanza storica, geologica, botanica e faunistica.
ll progetto, di cui si discute ormai da alcuni mesi, prevede 12 chilometri di nuovi impianti per 25 chilometri di piste. E poi naturalmente rifugi e ristoranti in quota, oltre alle infrastrutture necessarie al trasporto, parcheggi e impianti di innevamento artificiale.
Secondo il Comune di San Vito di Cadore il nuovo comprensorio sciistico porterebbe importanti risultati dal punto di vista socio-economico, e aiuterebbe non poco a risollevare queste vallate dalla crisi che le investe dagli ultimi tempi. “La nostra Amministrazione si è posta come cavallo di battaglia del proprio programma il rilancio dell’economia turistica – scrive il Sindaco Andrea Fiori sul piano di fattibilità del comprensorio, pubblicato sul sito web Cadorecivetta.it -, pertanto ci siamo da subito impegnati a sviluppare quella che per molti anni è rimasta solo un’idea, il collegamento sciistico della nostra valle con l’area del Civetta”.
“Molti si chiederanno perché abbiamo deciso di riproporre l’idea del comprensorio sciistico tra il Cadore e il Civetta – gli fa eco sul sito Ludovico De Lotto, assessore al turismo del paese dolomitico -. Il motivo principale è che siamo molto preoccupati per il futuro dei nostri paesi. Questo punto di partenza deve essere chiaro fin da subito, anche se, mi rendo conto, è difficilmente condivisibile da chi non prova sulla propria pelle quotidianamente le nostre difficoltà perché non vive qui tutto l’anno, o da chi ha deciso di andarsene alla ricerca di migliori opportunità”.
Economia a parte però, in molti però si oppongono al nuovo comprensorio, considerato oltre che deleterio per l’ambiente, anche oramai anacronistico e superato. Sono sorti infatti diversi comitati locali, affiancati da associazioni come Mountain Wilderness, sezioni locali del Cai e della Cipra. I vari gruppo hanno richiesto al Comune di San Vito di Cadore l’immediata sospensione di ogni iter burocratico inerente al progetto e l’apertura di un tavolo di concertazione sul futuro di quel territorio.
Info: www.cadorecivetta.it; www.pelmo-mondeval.it; www.cipra.org
No vi prego BASTA !!! Non perchè non ami particolarmente lo sci, ma perchè sarebbe una grande deturpazione della montagna.
eh si mancava proprio altri impianti in zona….
meriterebbero davvero inverni come il 2006/2007 senza neve, lasciate in pace la montagna per favore…
Manca solo questo… non l’hanno già rovinata abbastanza la montagna???