BERGAMO — Dal Veneto all’Umbria, dalla Liguria al Molise, dal Piemonte alla Sicilia. Sarà domenica 16 gennaio la giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti da valanga del progetto “Sicuri in montagna”. In diverse località sciistiche delle Alpi e degli Appennini, gli esperti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e del Cai saranno a disposizione di sciatori ed escursionisti per informazioni, simulazioni e prove sul campo.
Il numero di incidenti degli anni passati hanno fatto registrare una preoccupante situazione che denuncia, inequivocabilmente, diffuse carenze a livello della preparazione personale, della valutazione del pericolo e nell’uso dell’attrezzatura d’auto soccorso. Per questo da tempo il Cnsas promuove attività che mirano alla prevenzione degli incidenti in montagna, con la collaborazione delle Scuole d’Alpinismo e Scialpinismo, delle Commissioni e Scuole Centrali di Escursionismo, Alpinismo Giovanile, Fondoescursionismo, del Servizio Valanghe Italiano del Cai e della Società Alpinistica Falc.
L’iniziativa “Sicuri con la neve”, rivolta alla prevenzione degli incidenti da valanga sull’intero territorio nazionale, è un’occasione da non perdere per appassionati di sci alpinismo ma anche amanti del fuoripista, escursionisti con racchette, con le motoslitte e degli sport invernali in generale.
E’ di fondamentale importanza, infatti, far crescere la consapevolezza personale accompagnata da un indispensabile bagaglio tecnico. I rischi della montagna innevata sono peculiari, e chi la frequenta deve conoscerli a fondo per potersi godere il divertimento con la massima sicurezza.
Gli esperti saranno a disposizione in una quarantina di località sciistiche, in Basilicata, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Trentino, Umbria, Alto Adige, Veneto. Per conoscere i luoghi precisi, basta consultare la lista delle località sul sito di Sicuri in montagna.
Info: www.sicurinmontagna.it, www.cai.it, www.cai-svi.it, www.falc.net
Un iniziativa sicuramente utile anche se credo che il problema alla radice stia nel fatto che la gente, conoscendo la montagna solo come luogo turistico, non ne comprenda il fatto che è essa sia un essere vivente a tutti gli effetti, e quello su cui bisogna premere è l’ umiltà e la sensibilità, ovvero le armi migliori per poter entrare in sintonia con lei.