BARCELLONA, Spagna — Non è certo soddisfatto Enrico Borghi, presidente dell’Uncem (l’unione nazionale comuni comunità enti montani) in seguito alla presentazione del maxiemendamento governativo alla Finanziaria. Borghi sottolinea come nella manovra economica non vi siano tracce degli impegni assunti dal Governo nei confronti delle comunità montane.
"E’ un problema istituzionale serio" commenta così, amareggiato, il presidente Uncem dalla Spagna; e aggiunge anche che forse è chiaro il motivo per cui il ministro Lanzillotta diserta gli Stati generali della montagna.
Secondo Borghi il ministro per gli Affari regionali e il sottosegretario agli Interni Pajno non hanno mantenuto le promesse fatte nella sede istituzionale della Conferenza unificata, insieme a quelli di palazzo Chigi del 10 ottobre.
"A questo punto- aggiunge il presidente Uncem – ci chiediamo se abbia ancora un senso il lavoro in Conferenza unificata, visto che gli impegni formalmente assunti in quella sede, ripeto: formalmente assunti, non sono stati tradotti in norme". E conclude dicendo che farà appello diretto al Presidente del Consiglio Romano Prodi, vista la latitanza del competente ministro con delega alla montagna.
Immediata la replica del ministro Linda Lanzillotta, che definisce ingiustificatamente polemica la nota diffusa dall’Uncem. Infatti il ministro per gli Affari Regionali spiega che la sua assenza e quella del ministro dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, si deve ad inderogabili impegni istituzionali prioritari per i ministri.
Inoltre l’onorevole Lanzillotta precisa che agli Stati Generali era presente Pietro Colonnella, sottosegretario agli Affari regionali e alle Autonomie locali. Infine smentisce le dichiarazioni di Borghi a nome dell’Uncem, dicendo che il Governo si è già assunto importanti responsabilità per rilanciare le località montane.
Valentina Corti
