MILANO — Cento anni fa il primo “uomo con le ali” valicava per la prima volta nella storia dell’umanità le Alpi in volo. In occasione della prima traversata via cielo dell’Arco alpino è esposta al Museo della Scienze e della Tecnica di Milano una mostra dedicata a Geo Chavez e al suo aereo: il giovane pilota francese nel 1910 valicò il Sempione, a oltre 2000 metri di quota.
Era il 23 settembre del 1910. Geo Chavez, giovanissimo pilota francese di origine peruviana, decollava sul suo Bleriot XI di legno e tela alle ore 13.29 da Briga in Svizzera: con sé aveva un barografo appeso al collo, una bussola e un tachimetro. Il volo era stato organizzato dal Gran Premio della Traversata delle Alpi, istituita in occasione del Circuito Aereo Internazionale di Milano. Nel 1906 si era tenuto a Milano l’Expo, l’aereo Blériot XI utilizzato da Chavez era diventato famoso nel 1909 per la traversata della Manica compiuta dal francese il cui nome venne poi dato allo stesso modello del velivolo.
Chavez superò volando il Sempione affrontando forti turbolenze e puntando verso Domodossola e Milano. Dopo aver compiuto 150 chilometri in linea d’aria a 20 metri dal suolo l’aereo precipitò: le ali si staccarono e il velivolo si ruppe in mille pezzi. Il francese non morì sul colpo, ma solo qualche giorno dopo, nell’ospedale di Domodossola. Aveva 23 anni e con quel volo rimase nella storia.
L’aereo su cui volava era un monoplano monomotore costruito in legno e rivestito in tela, lungo 8,40 metri, pesante 345 chilogrammi, che poteva raggiungere a velocità massima gli 85 chilometri orari. Una copia ricostruita dall’ingegnere Piero Magni e un frammento originale dell’ala del Bleriot XI sono oggi esposte a Milano. Si trovano nel Padiglione Aeronavale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di via San Vittore, e sono visitabili fino al 4 ottobre.
