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Medicina e montagna: a Belluno si parla di rischi e benefici

mountainBELLUNO — Alta quota e rischi polmonari, traumatologici, cardiovascolari e neurologici. Ipotermia, primo soccorso e benefici della montagna per bambini, adulti e anziani. Di tutto questo si discuterà il prossimo 2 ottobre a Belluno, dove si terrà il convegno nazionale della società italiana di Medicina di montagna, dedicato per l’occasione a Giuliano De Marchi e Fabrizio Spaziani.

Il tema del convegno, ospitato nel Centro Congressi Giovanni XXIII, sarà “Il rischio in montagna e sua prevenzione”. I lavori si apriranno alle 8.45 con i saluti delle autorità e una prolusione di Fabrizio Bristot, che parlerà della Storia del Soccorso Alpino nelle Dolomiti, e un ricordo di Giuliano De Marchi e Fabrizio Spaziani di Corrado Angelini e Angelo Costola.

La prima sessione del convegno, che ospiterà grandi nomi internazionali come quelli di Hermann Brugger, Annalisa Cogo e Andrea Ponchia, affronterà i rischi di trauma, di ipotermia acidentale, rischi cardiovascolari, neurologici, pneumologici.

Nel pomeriggio, dopo l’assemblea annuale dei soci, si parlerà dei benefici per i senior, per i bambini, dei rischi gender dipendenti, di primo soccorso nei rifugi. Le conclusione sono affidate a Roberto Cielo e Oriana Pecchio.

La manifestazione è organizzata con il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Belluno, FNOMCeO, Ordini provinciali dei Medici e Farmacisti, ULSS 1 e 2 di Belluno, SIMG e IPASVI.

LOCANDINA_rischio e medicina di montagna 2 ottobre

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