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Le Dolomiti incantano il premio nobel Walesa

Lech Walesa
Lech Walesa

TRENTO — “Quando il Santo Padre è stato su queste montagne ha potuto ammirare la bellezza del Creato”. Sono queste le prime parole del premio Nobel per la pace Lech Walesa, in visita in Italia in questi giorni, davanti allo spettacolare scenario delle Dolomiti.

Il leader di Solidarnosc, il sindacato polacco che si oppose alla dominazione di stampo sovietico durante gli anni Ottanta, ha fatto tappa nelle scorse ore in Trentino e si è fermato a guardare le stesse vette che a suo tempo stupirono il suo grande conterraneo: Papa Wojtila.

Giovanni Paolo II, durante una visita in Trentino in cui si concesse una discesa sugli sci, disse che “la maestosità delle Dolomiti avvicina a Dio”. L’ex presidente polacco ha osservato le Dolomiti in un giro in elicottero e in serata è andato in visita alla Campana dei caduti di Miravalle di Rovereto.

“Sono felicissimo e molto colpito per le meraviglie che ho potuto vedere e che a mio parere tutto il mondo dovrebbe conoscere. Viene voglia di lasciare tutti gli impegni e stare qui semplicemente a dipingere questi splendidi panorami” ha aggiunto Walesa dopo aver sorvolato Passo Rolle e i gruppi Brenta, Adamello e Presanella.

Walesa era accompagnato, tra gli altri, dal Console generale della Repubblica di Polonia a Milano, Krzysztof Strzalka. Complice il bel tempo, il panorama è stato tra i più spettacolari. Poi in serata c’è stato il tempo per una visita alla celebre Campana, simbolo di pace mondiale e costruita col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che presero parte alla Grande guerra e che riunisce attorno a sè le bandiere di decine di Paesi, uniti dalla volontà di costruire la pace.

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