BERGAMO — La questione della torre sul Piccolo Cervino ha scosso gli animi di tutti gli amanti della montagna e dei lettori di Montagna.tv. Un coro di voci si è alzato unanime in favore dell’ambiente e contro la postmoderna costruzione sulla vetta svizzera: in redazione sono giunte decine e decine di messaggi, tutti dello stesso parere.
Certamente una costruzione del genere non è il massimo da vedere per la gente che frequenta abitualmente le montagne per passione, giro spesso sulle montagne delle orobie e della Valtellina, negli ultimi anni non si riesce più a fare gite in tranquillità a causa delle motoslitte, in inverno,e gli squod(credo che si chiamano cosi)in estate. Nella vicina svizzera tutto questo non succede,accetterei volentieri una torre dove volete voi basta che mi togliete di mezzo tutti quei mezzi. Che servono solo a rompere tutto l’ambiente e il sistema naturale delle nostre montagne. Cerchiamo di darci da fare sulle cose più vicine ai piccoli terrestri se vogliamo sopravvivere
Ernesto
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Ormai non dovremmo più stupirci e scandalizzarci di nulla, l’uomo ancora una volta si dimostra per quello che effettivamente è!!!!! Dovrebbe preservare le specie in via di estinzione e tutelare la natura con un occhio di riguardo ai popoli e alle genti in grave difficoltà, la terra è ormai allo sbando e le continue catastrofi ne sono la conferma e noi cosa facciamo? Costruiamo una torre sul piccolo Cervino !!!!!! Non ci sono parole!!!!!! Un disgusto totale, dopo la decadenza sociale e politica ora tocca anche alla cosa più bella che abbiamo" la montagna " bene comune e di cui dovremmo essere i custodi. Sono veramente preoccupato!!!!!!!!
Giovanni
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Tutto questo è tipicamente svizzero, purtroppo…Gli svizzeri si curano molto dell’ambiente, ma lo ritengono trasformabile. Il rispetto della natura coincide col ternerla ordinata. Ciò significa che l’antropizzazione, in quest’ottica, è non solo ammissibile, ma necessaria, fondamentale. I modi in cui si attua si modificano nel tempo in base alle tecniche ed alle opportunità. Questa cultura è tipica delle popolazioni alpine (e non solo) di lingua tedesca, anche se in parte è di derivazione romana. Giustamente altri lettori hanno evidenziato che non è la prima volta che in Svizzera si fanno progetti in qualche modo simili (per esempio la ferrovia allo Jungfraujoch, i ristoranti girevoli…). Aggiungo che i francesi li hanno preceduti costruendo una specie di missile in cima all’Aiguille du Midi, circondata da telecabine panoramiche, passerelle, tunnel, terrazze, bar e quant’altro. Qui però cambia la scala. E dire che quando costruirono la funivia non si volle farla arrivare sulla cima, per salvaguardarla (ma forse era più comodo restare al livello delle piste sul plateau..). Così adesso è più facile costruirci sopra. Messner non ha tutti i torti, sia sul concentrare l’eventuale "marmaglia" al fine di preservare il resto, sia nell’auspicio che sia un’opera d’arte. Tuttavia non sono favorevole all’importazione in quota di modelli urbani, del tutto decontestualizzati. La montagna è essenziale, mal si adatta al superfluo. E penso che in questo progetto siano soprattutto le proporzioni ad essere inedite ed impattanti. Attualmente rifugi, o croci di vetta, non sono che foruncoli in cima a monti enormi, ad eccezione forse del Cristo di Rio de Janeiro. Ed il Klein Matterhorn, di per sè altissimo, ma piccola elevazione sul Plateau Rosà, e basso rispetto a Cervino e Breithorn, diverrà il misero piedistallo di una torre di (potenzialmente) 35 piani…Sono stato sul Cervino, Cervinia è quel che è, ma da lassù è relativamente piccola e lontana, come Zermatt, del resto; provate invece ad immaginarvi, solo 600 metri più in basso, una torre di 120 metri sorgere da un plateau sì inclinato, ma vi assicuro che dalle verticalità del cervino pare piatto…
Gianpaolo Zanella
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Mi sembra proprio fuori luogo. Lasciate questa meravigliosa montagna come è.
Rocchi Sa
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Spero che questa costruzione (in un momento in cui non ci sia nessuno, ovviamente) crolli violentemente distruggendo la nuova Monte Rosa hutte (altrettanto vuota, si spera). Lo so che tecnicamente è impossibile, ma sognare non è peccato. La mia opinione sulla conservazione della montagna svizzera è che ha avuto un brutto colpo molti anni fa: dal treno che porta a Grindelwald ho potuto vedere alcuni splendidi torrenti imbrigliati in muri di cemento ornati di panchine e tavoli da picnic.
Gabriele Roth
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E’ una pazzia. Va contro lo spirito libero e la purezza dell’anima della montagna. Mi chiedo da quali teste esce una così ignobile idea. Tutti quelli che voglion imbrattare la montagna non vogliono bene a se stessi ma al dio denaro.
Giuseppe di Padova
———————-
Salve, Sono un alpinista amatoriale e da anni mi piace scalare fare trekking e puntare a tutte le cime che rendono le dolomiti le Alpi e tutte le nostre montagne un posto dove meditare assaporare i piaceri della natura e ritrovare un po’ della semplicita’ e della calma che nella socita’ frenetica ed ossessionata con il tremendo incalzare di inutili tecnologie e "riempitempo" si stanno perdendo sempre più. Ma mi chiedo ..
1: chi è la persona/ente MALATO al quale e’ venuto in mente di costruire un centro commerciale sul piccolo Cervino??? (rinchiudetelo a vita in qualche ospedale psichiatrico!!!)
2: ma come è possibile che sia stato autorizzato
3: AIUTO !!! la prossima cosa sarà..? Sainsbury al campo base dell’Everest?
Per favore .. siate MOLTO più critici al riguardo di tali oscenità e cercate di divulgare al massimo un po’ più coscenza su luoghi che dovrebbero essere preservati non deturpati e violentati da tali cazzate!
Patrick
———————
La torre Eiffel sul piccolo Cervino? Bene, ma poi facciano un Colosseo sull’Eiger, una statua della libertà sulla Jung Frau e così a continuare
GS
———————-
Mesnner è stato un grande Alpinista e l’ho sempre ammirato. Ma quando si mise a scalare un campanile per ragioni di candidatura in politica non ho più alcuna considerazione per lui, non mi meraviglio ne mi scandalizzo che affermi di essere favorevole alla torre sul Piccolo Cervino è nel suo decadente stile. Prima si poteva dire che parlava bene ma razzolava male, ora nemmeno questo.
Graziano Grazzini
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Conterà poco ma sono assolutamente contrario.
Gustavo Gallotti
———————-
Certo che la "demenza commerciale" dell’uomo non ha limiti!! Non andrò mai più a sciare o a camminare da quelle parti ed invito il vero turismo alpino a fare altrettanto. Invito chiunque ami davvero la montagna a boicottare questo tipo di turismo commerciale ovunque venga proposto.
Andrea Cianciosi
———————–
Oramai non c’è più da stupirsi di niente, purtroppo, mi auguro solo che al potere esistano ancora persone "umane" che impediscano questi scempi!
Gigliola
————————
Sarà l’idea di qualche architetto bislacco che non ha mai scalato una montagna. Ma perché meravigliarci tanto della Svizzera se permette queste oscenità? Tutto sommato gli svizzeri hanno aiutato i più grandi evasori del mondo a nascondere il malloppo, figuriamoci se si fanno degli scrupoli per il Piccolo Cervino. Lo sfregio al paesaggio delle alp
i sarà di tutti, alpinisti e non, ma i presunti incassi li faranno solo loro. Il rischio più grande sarà l’imitazione, qualora l’iniziativa avesse successo, allora sulle cime delle Alpi non ci saranno più solo croci di ferro alte dodici metri. Quindi boicottiamoli, è l’unico modo democratico per esprimere il nostro disgusto.
Carlo
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In questo progetto si capisce cosa significa "apparire" e cosa signofica "essere"! Cari svizzeri, chi, come me, è attento al più piccolo fiammifero abbandonato nell’ambiente (questo per il rispetto sia del’ambiente stesso che delle persone), un simile progetto non lo avrebbe mai preso in considerazione! Il solo pensarlo sarebbe folle…poi in un comprensorio come questo, dove c’è già di tutto e di più, costruire un agglomerato di ferraglia sul piccolo Cervino sarebbe veramente demenziale…per cosa poi??…per qualche soldo in più?…e quando la novità sarà passata?…dove volgeranno lo sguardo gli svizzeri per qualche soldo in più?…al Cervino magari?…nulla è impossibile! E qui entra in gioco "l’apparire" e "l’essere". Chi si ritiene attento all’ambiente lo deve "essere" sempre e in ogni luogo, ma da quanto ho capito loro sono molto bravi, e questo bisogna ammetterlo, solo "nell’apparire" ligi e rispettosi dell’ambiente pulito. Un esempio? A Zermatt sono vietati i veicoli a motore e tutti elogiano questo spirito di rispetto all’ambiente, e poniamo pure che questo loro "essere" attenti sia vero…ma allora cosa ci fanno tutti quegli elicotteri svizzeri che vanno e vengono, trasportando clienti danarosi in posti dove,solo faticando,sarebbe giusto arrivarci? Forse perchè inquinare e fare baccano in alta quota è ammissibile? Quale problema,allora per loro,per qualche trave in acciaio in più? Forse perchè, per loro, a una certa quota l’acciaio è più nobile di una lattina di alluminio o di una carta in cellulosa abbandonata? Ma allora, in fin dei conti, l’opinione che abbiamo della Svizzera è solo frutto dell’apparenza! Conclusione? Amici alpinisti e sci alpinisti…diffidate sempre di chi è attento e bravo solo ad "apparire"…la fregatura è sempre dietro l’angolo!
Renato Vallecamonica
———————
Per me che sono un amante delle montagne in genere penso sia una pessima cosa. Ovvio per far soldi questo e altro faranno, se hanno deciso sarà difficile fermarli. Andrà bene per un certo periodo e quando vedranno che non attirerà più la "massa" cosa decideranno? Di "smantellare il tutto ma i costi saranno elevati!!! come dal resto tutte le cose superflue un es. la Funivia ( freccia azzurra sulle Tofane) nessuno ci va più…Vergonoso!
Nicola Franchin
———————–
E perchè non una piadineria in cima al Kala Pattar, in Nepal? Così chi fa trekking può vedere l’Everest comodamente seduto davanti ad un piatto tipico della romagna sorseggiando anche della buona moretti..
Marino Fabio
————————
A mio modesto parere,non vedrei la cosa cosi tragica,visto che tale costruzione non inquina o danneggia nessuno.Poi sarebbe una delle tante e se fatta bene non deturpi la spettacolare bellezza del cervino e del resto della zona. Una cosa simile è stata fatta anche in USA nel Grankenion, la famosa terrazza panoramica sospesa. In questo modo anche un comune mortale o quasi potrà raggiungere i fatidici 4000 metri senza dover per forza scalare montagne e rischiare la vita. Vogliamo parlarne…
Farmacia Grazioli
————————
Sono stupito dopo aver letto il commento di Messner, che approva questo stupido intervento sul piccolo Cervino, e distingue la montagna in due tipologie quella intatta e pura … e quella già violata … e quindi possiamo continuare a violentarla. Aggiunge anche che deve però trattarsi di qualcosa di molto bello…. un simbolo. Non capisco cosa possa esserci di più bello della montagna, lasciata in pace, come simbolo di se stessa. Mi auguro non trovi approvazione questa pazzia.
Paolo Zamboni, Verona
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Come è potente il dio denaro, cosa si fa per farsi vedere e approffitarsene dalle bellezza della natura, tutto passa in secondo ordine.
Christiam Meretto
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Agli “svizzeri” tutto è possibile, possono fare tutto ciò che vogliono. Abbiamo esempi allucinanti ( trenino all’Eiger) ascensori costruiti dentro le montagne, impianti bellissimi ma con impatti ambientali Molto Forti. Ho avuto modo di sentire “ svizzeri” parlottare tra loro osservando una lattina a terra e dire…” Sono sicuramente Italiani”. Probabilmente saremo Meno Educati di loro ma. Da noi sarebbe impensabile anche Solo Pensarci. Poi arrivera’ il Tunnel cremagliera-ascensore al Cervino con piattaforma panoramica, una Albergo alla Vallot con cremagliera pedonale alla Vetta del Bianco poi…rabbrividisco ma non dal freddo. Grazie dell’accoglienza
Gastone Michielon
Ernesto
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Ormai non dovremmo più stupirci e scandalizzarci di nulla, l’uomo ancora una volta si dimostra per quello che effettivamente è!!!!! Dovrebbe preservare le specie in via di estinzione e tutelare la natura con un occhio di riguardo ai popoli e alle genti in grave difficoltà, la terra è ormai allo sbando e le continue catastrofi ne sono la conferma e noi cosa facciamo? Costruiamo una torre sul piccolo Cervino !!!!!! Non ci sono parole!!!!!! Un disgusto totale, dopo la decadenza sociale e politica ora tocca anche alla cosa più bella che abbiamo" la montagna " bene comune e di cui dovremmo essere i custodi. Sono veramente preoccupato!!!!!!!!
Giovanni
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Tutto questo è tipicamente svizzero, purtroppo…Gli svizzeri si curano molto dell’ambiente, ma lo ritengono trasformabile. Il rispetto della natura coincide col ternerla ordinata. Ciò significa che l’antropizzazione, in quest’ottica, è non solo ammissibile, ma necessaria, fondamentale. I modi in cui si attua si modificano nel tempo in base alle tecniche ed alle opportunità. Questa cultura è tipica delle popolazioni alpine (e non solo) di lingua tedesca, anche se in parte è di derivazione romana. Giustamente altri lettori hanno evidenziato che non è la prima volta che in Svizzera si fanno progetti in qualche modo simili (per esempio la ferrovia allo Jungfraujoch, i ristoranti girevoli…). Aggiungo che i francesi li hanno preceduti costruendo una specie di missile in cima all’Aiguille du Midi, circondata da telecabine panoramiche, passerelle, tunnel, terrazze, bar e quant’altro. Qui però cambia la scala. E dire che quando costruirono la funivia non si volle farla arrivare sulla cima, per salvaguardarla (ma forse era più comodo restare al livello delle piste sul plateau..). Così adesso è più facile costruirci sopra. Messner non ha tutti i torti, sia sul concentrare l’eventuale "marmaglia" al fine di preservare il resto, sia nell’auspicio che sia un’opera d’arte. Tuttavia non sono favorevole all’importazione in quota di modelli urbani, del tutto decontestualizzati. La montagna è essenziale, mal si adatta al superfluo. E penso che in questo progetto siano soprattutto le proporzioni ad essere inedite ed impattanti. Attualmente rifugi, o croci di vetta, non sono che foruncoli in cima a monti enormi, ad eccezione forse del Cristo di Rio de Janeiro. Ed il Klein Matterhorn, di per sè altissimo, ma piccola elevazione sul Plateau Rosà, e basso rispetto a Cervino e Breithorn, diverrà il misero piedistallo di una torre di (potenzialmente) 35 piani…Sono stato sul Cervino, Cervinia è quel che è, ma da lassù è relativamente piccola e lontana, come Zermatt, del resto; provate invece ad immaginarvi, solo 600 metri più in basso, una torre di 120 metri sorgere da un plateau sì inclinato, ma vi assicuro che dalle verticalità del cervino pare piatto…
Gianpaolo Zanella
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Mi sembra proprio fuori luogo. Lasciate questa meravigliosa montagna come è.
Rocchi Sa
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Spero che questa costruzione (in un momento in cui non ci sia nessuno, ovviamente) crolli violentemente distruggendo la nuova Monte Rosa hutte (altrettanto vuota, si spera). Lo so che tecnicamente è impossibile, ma sognare non è peccato. La mia opinione sulla conservazione della montagna svizzera è che ha avuto un brutto colpo molti anni fa: dal treno che porta a Grindelwald ho potuto vedere alcuni splendidi torrenti imbrigliati in muri di cemento ornati di panchine e tavoli da picnic.
Gabriele Roth
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E’ una pazzia. Va contro lo spirito libero e la purezza dell’anima della montagna. Mi chiedo da quali teste esce una così ignobile idea. Tutti quelli che voglion imbrattare la montagna non vogliono bene a se stessi ma al dio denaro.
Giuseppe di Padova
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Salve, Sono un alpinista amatoriale e da anni mi piace scalare fare trekking e puntare a tutte le cime che rendono le dolomiti le Alpi e tutte le nostre montagne un posto dove meditare assaporare i piaceri della natura e ritrovare un po’ della semplicita’ e della calma che nella socita’ frenetica ed ossessionata con il tremendo incalzare di inutili tecnologie e "riempitempo" si stanno perdendo sempre più. Ma mi chiedo ..
1: chi è la persona/ente MALATO al quale e’ venuto in mente di costruire un centro commerciale sul piccolo Cervino??? (rinchiudetelo a vita in qualche ospedale psichiatrico!!!)
2: ma come è possibile che sia stato autorizzato
3: AIUTO !!! la prossima cosa sarà..? Sainsbury al campo base dell’Everest?
Per favore .. siate MOLTO più critici al riguardo di tali oscenità e cercate di divulgare al massimo un po’ più coscenza su luoghi che dovrebbero essere preservati non deturpati e violentati da tali cazzate!
Patrick
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La torre Eiffel sul piccolo Cervino? Bene, ma poi facciano un Colosseo sull’Eiger, una statua della libertà sulla Jung Frau e così a continuare
GS
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Mesnner è stato un grande Alpinista e l’ho sempre ammirato. Ma quando si mise a scalare un campanile per ragioni di candidatura in politica non ho più alcuna considerazione per lui, non mi meraviglio ne mi scandalizzo che affermi di essere favorevole alla torre sul Piccolo Cervino è nel suo decadente stile. Prima si poteva dire che parlava bene ma razzolava male, ora nemmeno questo.
Graziano Grazzini
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Conterà poco ma sono assolutamente contrario.
Gustavo Gallotti
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Certo che la "demenza commerciale" dell’uomo non ha limiti!! Non andrò mai più a sciare o a camminare da quelle parti ed invito il vero turismo alpino a fare altrettanto. Invito chiunque ami davvero la montagna a boicottare questo tipo di turismo commerciale ovunque venga proposto.
Andrea Cianciosi
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Oramai non c’è più da stupirsi di niente, purtroppo, mi auguro solo che al potere esistano ancora persone "umane" che impediscano questi scempi!
Gigliola
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Sarà l’idea di qualche architetto bislacco che non ha mai scalato una montagna. Ma perché meravigliarci tanto della Svizzera se permette queste oscenità? Tutto sommato gli svizzeri hanno aiutato i più grandi evasori del mondo a nascondere il malloppo, figuriamoci se si fanno degli scrupoli per il Piccolo Cervino. Lo sfregio al paesaggio delle alp
i sarà di tutti, alpinisti e non, ma i presunti incassi li faranno solo loro. Il rischio più grande sarà l’imitazione, qualora l’iniziativa avesse successo, allora sulle cime delle Alpi non ci saranno più solo croci di ferro alte dodici metri. Quindi boicottiamoli, è l’unico modo democratico per esprimere il nostro disgusto.
Carlo
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In questo progetto si capisce cosa significa "apparire" e cosa signofica "essere"! Cari svizzeri, chi, come me, è attento al più piccolo fiammifero abbandonato nell’ambiente (questo per il rispetto sia del’ambiente stesso che delle persone), un simile progetto non lo avrebbe mai preso in considerazione! Il solo pensarlo sarebbe folle…poi in un comprensorio come questo, dove c’è già di tutto e di più, costruire un agglomerato di ferraglia sul piccolo Cervino sarebbe veramente demenziale…per cosa poi??…per qualche soldo in più?…e quando la novità sarà passata?…dove volgeranno lo sguardo gli svizzeri per qualche soldo in più?…al Cervino magari?…nulla è impossibile! E qui entra in gioco "l’apparire" e "l’essere". Chi si ritiene attento all’ambiente lo deve "essere" sempre e in ogni luogo, ma da quanto ho capito loro sono molto bravi, e questo bisogna ammetterlo, solo "nell’apparire" ligi e rispettosi dell’ambiente pulito. Un esempio? A Zermatt sono vietati i veicoli a motore e tutti elogiano questo spirito di rispetto all’ambiente, e poniamo pure che questo loro "essere" attenti sia vero…ma allora cosa ci fanno tutti quegli elicotteri svizzeri che vanno e vengono, trasportando clienti danarosi in posti dove,solo faticando,sarebbe giusto arrivarci? Forse perchè inquinare e fare baccano in alta quota è ammissibile? Quale problema,allora per loro,per qualche trave in acciaio in più? Forse perchè, per loro, a una certa quota l’acciaio è più nobile di una lattina di alluminio o di una carta in cellulosa abbandonata? Ma allora, in fin dei conti, l’opinione che abbiamo della Svizzera è solo frutto dell’apparenza! Conclusione? Amici alpinisti e sci alpinisti…diffidate sempre di chi è attento e bravo solo ad "apparire"…la fregatura è sempre dietro l’angolo!
Renato Vallecamonica
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Per me che sono un amante delle montagne in genere penso sia una pessima cosa. Ovvio per far soldi questo e altro faranno, se hanno deciso sarà difficile fermarli. Andrà bene per un certo periodo e quando vedranno che non attirerà più la "massa" cosa decideranno? Di "smantellare il tutto ma i costi saranno elevati!!! come dal resto tutte le cose superflue un es. la Funivia ( freccia azzurra sulle Tofane) nessuno ci va più…Vergonoso!
Nicola Franchin
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E perchè non una piadineria in cima al Kala Pattar, in Nepal? Così chi fa trekking può vedere l’Everest comodamente seduto davanti ad un piatto tipico della romagna sorseggiando anche della buona moretti..
Marino Fabio
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A mio modesto parere,non vedrei la cosa cosi tragica,visto che tale costruzione non inquina o danneggia nessuno.Poi sarebbe una delle tante e se fatta bene non deturpi la spettacolare bellezza del cervino e del resto della zona. Una cosa simile è stata fatta anche in USA nel Grankenion, la famosa terrazza panoramica sospesa. In questo modo anche un comune mortale o quasi potrà raggiungere i fatidici 4000 metri senza dover per forza scalare montagne e rischiare la vita. Vogliamo parlarne…
Farmacia Grazioli
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Sono stupito dopo aver letto il commento di Messner, che approva questo stupido intervento sul piccolo Cervino, e distingue la montagna in due tipologie quella intatta e pura … e quella già violata … e quindi possiamo continuare a violentarla. Aggiunge anche che deve però trattarsi di qualcosa di molto bello…. un simbolo. Non capisco cosa possa esserci di più bello della montagna, lasciata in pace, come simbolo di se stessa. Mi auguro non trovi approvazione questa pazzia.
Paolo Zamboni, Verona
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Come è potente il dio denaro, cosa si fa per farsi vedere e approffitarsene dalle bellezza della natura, tutto passa in secondo ordine.
Christiam Meretto
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Agli “svizzeri” tutto è possibile, possono fare tutto ciò che vogliono. Abbiamo esempi allucinanti ( trenino all’Eiger) ascensori costruiti dentro le montagne, impianti bellissimi ma con impatti ambientali Molto Forti. Ho avuto modo di sentire “ svizzeri” parlottare tra loro osservando una lattina a terra e dire…” Sono sicuramente Italiani”. Probabilmente saremo Meno Educati di loro ma. Da noi sarebbe impensabile anche Solo Pensarci. Poi arrivera’ il Tunnel cremagliera-ascensore al Cervino con piattaforma panoramica, una Albergo alla Vallot con cremagliera pedonale alla Vetta del Bianco poi…rabbrividisco ma non dal freddo. Grazie dell’accoglienza
Gastone Michielon
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Sono esterrefatto, mentre la gente comune trova mille difficoltà ad apportare piccole modifiche alla loro casa, altri possono fare qualsiasi scempio, magari anche con contributi pubblici. (Mi viene un dubbio: forse la finalità della salvaguardia del territorio serve per dare più valore alle iniziative di quei ‘privilegiati’ che possono fare tutto quello che vogliono in deroga a qualsiasi legge?)
Gioachino Zanoni
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Gioachino Zanoni
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Fantastica questa iniziativa sul Piccolo Cervino ! Speriamo che costruiscano una strada, agibile anche in inverno, e un parcheggio a silos per un migliaio di automobili. Ovviamenete che non manchino un campo da tennis, uno di bocce e uno da golf! Completerei il tutto con un bel cinema multisala, una piscina scoperta (riscaldata ovviamente!). Il tutto, però, deve essere ecocompatibile! Quindi che si utilizzi l’energia solare e altre fonti rinnovabili ed ecologiche. Così salvaguardiamo l’ambiente! Speriamo inoltre, che colleghino la cima del Piccolo Cervino a quella del Cervino, magari con una funicolare o meglio con una bella cremagliera.
Cesare
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Cesare
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Ho letto con stupore le dichiarazioni di R. Messner (che stimo solo ed unicamente come scalatore), forse il tempo eccessivo passato in carenza di oosigeno gli ha bruciato i neuroni residui…!!
Innocenti Enrico
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Di progetti terrificanti in montagna se ne sono visti innumerevoli,tutti più o meno contrabbandati come progresso,sviluppo economico e via discorrendo…ma la torre sul Piccolo Cervino passa ogni limite….!!!!!
Innocenti Enrico
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Innocenti Enrico
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Di progetti terrificanti in montagna se ne sono visti innumerevoli,tutti più o meno contrabbandati come progresso,sviluppo economico e via discorrendo…ma la torre sul Piccolo Cervino passa ogni limite….!!!!!
Innocenti Enrico
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Io dico solo che se continuano così non avrà più senso fare alpnismo…se vogliono andare a costruire qualcosa anche in himalya facciano pure…tanto ormai ci siamo vicini; per me la montagna non è fatta di funivie costruzioni, case obrobrianti come quelle di cervinia, se a uno piacciono i paesaggi magnifici che si possono godere in cima alle "nostre" vette se li deve conquistare.
Francesco
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Francesco
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Ma è uno scherzo?!! Si è uno scherzo….ma dai! E allora perchè non riprodurre i magazzini lafayette sul monte Bianco? Sai che bellezza…amo il Cervino e tutto quello che c’è intorno, fatemi sapere perchè se si organizza un qualcosa che ne so, una manifestazione, un sit-in di protesta….io farei di tutto per partecipare.
Maria Grazia
Maria Grazia
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Sono contrario alle funivie, figuriamoci ad una torre costruita sul Piccolo Cervino
a mio modo di vedere non bisogna deturpare tutto quello che è, e che gira attorno alla montagna!
Sonego Luca
a mio modo di vedere non bisogna deturpare tutto quello che è, e che gira attorno alla montagna!
Sonego Luca
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La mia opinione è che la montagna avrebbe bisogno di essere rispettata. Se l’altissimo avesse voluto farle più alte avrebbe potuto senza problemi e comunque creando un paesaggio migliore. Dite agli svizzeri di non pensare esclusivamente a scopo di lucro.
Saluti
Giulio Cornali
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Saluti
Giulio Cornali
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Credo le montagne vadano preservate il più possibile da operazioni commerciali che incrementano sempre più l’idea che tutto è raggiungibile, con funivie ascensori e ci si improvvisa alpinisti dell’ultimo minuto. Credo che tutti quelli che per anni abbiamo faticato per salire dovremmo diffondere la cultura del rispetto, dei limiti, della conoscenza e della esperienza necessaria per avvicinarsi alla montagna.
Spero non venga realizzata.
Spero non venga realizzata.
Un saluto
Patrizia Sciascera
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Penso che sia un’idea geniale!!! Così nelle afose giornate estive in pianura, si potrà salire con moglie e figli a “respirare” l’aria rarefatta dei 4000 metri, utilizzando il Klein Mattherhorn Express che collegherà Malpensa alla vetta del Piccolo Cervino. Mentre la moglie si dedicherà allo shopping, le figlie ai bagni nella nuova piscina “Gobba di Rollin”, il figlio a qualche bungee jumping dalla cresta Young al Breithorn, lo scrivente nostalgico farà quattro passi verso la vetta del Breithorn occ. ricordando la prima sua salita ad un 4000 avvenuta quando tutto o quasi era ancora “normale”. Se malauguratamente il vecio verrà preso dalla voglia di modernità alpina,sarà per lui possibile raggiungere con un metrò alpino la punta Dufour al M. Rosa, ritornando poi al centro commerciale del Piccolo sfruttando la monorotaia panoramica che permette di “scalare” in brevissimo tempo tutti i 4000 compresi tra Nordend e Cervino…e dopo tutti in elicottero a Zermatt per l’happy hour, senza perdere la coincidenza per Saas Fee dove ci aspetta il Monterosa Express che attraversando il massiccio del Rosa ci porterà in pizzeria a Macugnaga! Fantascienza? Spero vivamente di sì!
Beppe F.
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Penso che sia un’idea geniale!!! Così nelle afose giornate estive in pianura, si potrà salire con moglie e figli a “respirare” l’aria rarefatta dei 4000 metri, utilizzando il Klein Mattherhorn Express che collegherà Malpensa alla vetta del Piccolo Cervino. Mentre la moglie si dedicherà allo shopping, le figlie ai bagni nella nuova piscina “Gobba di Rollin”, il figlio a qualche bungee jumping dalla cresta Young al Breithorn, lo scrivente nostalgico farà quattro passi verso la vetta del Breithorn occ. ricordando la prima sua salita ad un 4000 avvenuta quando tutto o quasi era ancora “normale”. Se malauguratamente il vecio verrà preso dalla voglia di modernità alpina,sarà per lui possibile raggiungere con un metrò alpino la punta Dufour al M. Rosa, ritornando poi al centro commerciale del Piccolo sfruttando la monorotaia panoramica che permette di “scalare” in brevissimo tempo tutti i 4000 compresi tra Nordend e Cervino…e dopo tutti in elicottero a Zermatt per l’happy hour, senza perdere la coincidenza per Saas Fee dove ci aspetta il Monterosa Express che attraversando il massiccio del Rosa ci porterà in pizzeria a Macugnaga! Fantascienza? Spero vivamente di sì!
Beppe F.
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Credo sia un’idea geniale che farebbe solamente bene al Piccolo Cervino e lo abbellirebbe, dandogli maggior valore. Certamente non si dovrebbe fare qualcosa del genere al Grande Cervino….ma il piccolo Cervino ne sarebbe sicuramente fiero
Garro, pilota e conoscitore della regione
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A mio parere non ci sono parole per descrivere la follia di questo progetto e delle menti che lo hanno ideato e che ne permetteranno la costruzione (perché statene sicuri che se non oggi domani la torre la faranno!). Questo progetto è un’insulto allo splendore e alla grandiosità delle nostre montagne, ma fama e guadagno purtroppo pervadono l’intelletto di molti, di troppi. Trovo anche sconcertanti e illogiche le parole di Messner. Secondo lui visto che lì l’ambiente è già intaccato ben si potrebbe costruire la famosa torre. Scusate, ma se un luogo è già contaminato lo si bonifica o lo si inquina di più?!?! Perché allora non facciamo un grattacielo sulla Marmolada, tanto fa già schifo no?!?! Proporre poi un parallelismo con i castelli medioevali mi pare poi una vera assurdità: a parte la palese diversità delle funzioni di questi rispetto ad un mega complesso turistico a 4000 metri, in quest’ottica si potrebbe costruire una torre quasi su ogni cima alpina! Io amo la montagna, i suoi profili a volte severi ed a volte dolci, i suoi colori ed i suoi profumi, la sua gente e la sua cultura, le sensazioni che mi dà prima durante e dopo una scalata. Per me la montagna è poesia ma forse non è così per tutti.
Garro, pilota e conoscitore della regione
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A mio parere non ci sono parole per descrivere la follia di questo progetto e delle menti che lo hanno ideato e che ne permetteranno la costruzione (perché statene sicuri che se non oggi domani la torre la faranno!). Questo progetto è un’insulto allo splendore e alla grandiosità delle nostre montagne, ma fama e guadagno purtroppo pervadono l’intelletto di molti, di troppi. Trovo anche sconcertanti e illogiche le parole di Messner. Secondo lui visto che lì l’ambiente è già intaccato ben si potrebbe costruire la famosa torre. Scusate, ma se un luogo è già contaminato lo si bonifica o lo si inquina di più?!?! Perché allora non facciamo un grattacielo sulla Marmolada, tanto fa già schifo no?!?! Proporre poi un parallelismo con i castelli medioevali mi pare poi una vera assurdità: a parte la palese diversità delle funzioni di questi rispetto ad un mega complesso turistico a 4000 metri, in quest’ottica si potrebbe costruire una torre quasi su ogni cima alpina! Io amo la montagna, i suoi profili a volte severi ed a volte dolci, i suoi colori ed i suoi profumi, la sua gente e la sua cultura, le sensazioni che mi dà prima durante e dopo una scalata. Per me la montagna è poesia ma forse non è così per tutti.
Massimo Conti
Cai Vercelli
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Sono abbastanza d‘accordo con Messner – la pressione commerciale-turistico ed anche di sviluppo economico è tale che non si può semplicemente ignorarla ed essere negativi a priori – il problema vero è continuare a mantenere importanti parti delle Alpi ragionavolmente intatte, specialmente quelle aree che conservano una buona wilderness e che dovrebbero essere mantenute del tutto vergini e orientare invece la pressione commerciale/turismo verso luoghi che già sono stati ampiamente antropizzati. Dopodichè un progetto di queste dimensioni deve essere fatto con gusto architettonico ed estetico.
Roberto Nicastro
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E lo scempio dell’ambiente alpino continua; inesorabile e inarrestabile !
Cesare Re
Cesare Re
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Condivido ampliamente anch’io i principi di Davide Adamo. La Natura e l’Ambiente vanno rispettati con equilibrio. Un serio equilibrio che non è quello delle varie correnti politiche (Verdi, Verdi arcobaleno, Verdi giallo -rossi…ecc….) ma che è un "riconoscimento " che ciò che ci circonda è un "Grande Patrimonio – Dono" che ci è dato e che occorre preservare utilizzandolo.
Roberto Comizzoli
Roberto Comizzoli
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Buonasera a tutti! Ma come si fa a costruire una nuova "torre eiffel" sul Piccolo Cervino con annesso centro commerciale? Se vogliamo vedere le opere megalomani degli uomini, le città ne sono piene, di antiche, di vecchie, e di nuove. Qualcuno deve capire che si va montagna x cercare tutto quello che solo lì si può trovare. Qesto è l’unico modo per garantire un turismo sostenibile e fruttuoso nel tempo. Se voglio vedere dei palazzi mi basta uscire di casa e non ho bisogno di farmi 5 ore di macchina.
Luca S.
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"Già nel 1979 ho visto gli elicotteri che trasportavano il cemento, poi il problema dei ghiacciai, ora la torre, giusta direzione nello sfasciare tutto. Complimenti".
Vincenzo Baldelli
Vincenzo Baldelli
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"Come il 95% delle costruzioni umane lo scandalo sul Piccolo Cervino non servirà a un bel niente, magari partirà pure con un bel deficit che poi qualche amministrazione, coi soldi dei contribuenti, dovrà pagare . Comunque sia chi ne farà le spese sarà sicuramente l’ambiente. L’essere umano non deve più coprire la terra con le proprie voglie, anzi, si devono togliere tutte quelle cose artificiali che l’uomo ha posato per secoli ovunque. Noi abbiamo ridotto la terra a una enorme discarica ma la stupidità umana non arriva a comprendere che è in gioco la nostra stessa esistenza su questo pianeta".
Andrea Dalmonte, Faenza
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"Costruire una piramide a quella quota è da megalomani. Offende la Montagna, gli alpinisti, e le future generazioni. E’ un’idea che scaturisce da una società malata e consumistica, per la quale gli unici motivi dell’esistenza sono l’arricchimento personale, il piacere e lo sballo; intanto due terzi del mondo non ha neanche l’acqua e il pane per vivere. Ma chi se ne frega! Chi se ne frega della Natura, dell’Ambiente, dell’impatto delle opere, della vita selvatica, dell’esaurimento delle risorse idriche potabili, della fatica e della poesia dell’alpinista, degli insegnamenti di Mario Rigoni Stern e di Mauro Corona. Quello che conta è lo spettacolo, il vivere tutto in un istante, diventare obesi sul divano davanti alla televisione sempre più tecnologici e più incapaci di socializzare; per poi alzarsi, prendere la funivia e salire sulla torre Eiffel del Cervino. Che figo! Complimenti, bella idea! Perché non facciamo anche una base subacquea in fondo alla fossa delle Marianne? Perché non facciamo un buco verso il centro della Terra?
Perché non costruiamo una città sulla Luna? Perché non mandiamo un’uomo su Marte a piantare una bandiera? Perché non costruiamo un’aereoporto sui ghiacciai dell’ Antartide? Perché non costruiamo una funivia per salire comodamente sull’Everest? Perché non portiamo gli elefanti in Europa e l’orso bianco sulle Alpi? Perché non costruiamo piste da sci sull’Adamello, sul Lys o sui Forni? Perché proprio gli svizzeri devono uscir fuori con queste cazzate? Perché? Perché il Dio soldo regna sulla Terra e ci droga i neuroni?"
Giuseppe Alberti (Madonna di Campiglio – Trentino)
Alpinista e conoscitore del Parco Naturale Adamello Brenta, Laureando in Ingegneria del Controllo e Monitoraggio Ambientale, Studioso del ghiacciaio dell’Adamello
Alpinista e conoscitore del Parco Naturale Adamello Brenta, Laureando in Ingegneria del Controllo e Monitoraggio Ambientale, Studioso del ghiacciaio dell’Adamello
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"Io invece sono d’accordo, penso che non provocherebbe un grosso impatto ambientale. Sarebbe un opera d’arte e comunque farebbe scoprire posti che non tutte le persone potrebbero vedere (non tutti sono in grado di mettersi uno zaino in spalla e scalare un quattromila). Magari l’Italia mettesse in atto progetti come quelli svizzeri, purtroppo siamo dieci anni indietro!!!"
Stefano P. (Como)
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Stefano P. (Como)
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"…l’eterna nostra malattia di esterofilia nel vedere sempre e ovunque il meglio altrove anche quando questo non c’è, salvo poi accorgerci che inchinandoci troppo abbiamo solo dato prova di mostrare le pudenda e sbattere e romperci la testa sul quel suolo che doveva servirci, al contrario, per marciarvi sopra e progredire lungo il nostro cammino. Ce ne accorgeremo fra non molti anni quanto ci saremo fatti gabbare…Saluti"
E.M.Semeria
E.M.Semeria
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"Colgo l’occasione che offrite di esprimere la propria opinione sul progetto di costruire la torre sul Piccolo Cervino per dire che a mio avviso si tratta di una iniziativa assurda, inutile (se non per le tasche della già ricca ed opulenta Zermatt) e assolutamente da deprecare, in un ambiente d’alta quota già sfruttato e degradato per lo sci invernale ed estivo! Come dice Messner meglio lì che è già tutto turisticizzato che in altre parti ancora vergini dallo sfruttamento umano, in ogni caso reputo che anche solo l’idea di innalzare artificialmente a 4000 m una montagna sia malsana ed un evidente segno di delirio da onnipotenza delle amministrazioni pubbliche e degli interessi privati che obbediscono solo al richiamo dei soldi. Già in passato c’era stata una analoga pensata per innalzare il Fletchorn a 4000 m (sona presso il P.so del Sempione), poi saggiamente abbandonata. Una iniziativa del genere dimostrerebbe solo la cieca ignoranza degli amministratori svizzeri di fronte a temi come impatto ambientale e sostenibilità. Ho già scritto alla redazione del Corriere della Sera per esprimere il mio sdegno relativamente al modo sensazionalistico e di approvazione con cui hanno riferito la notizia".
Roberto Ciri
Roberto Ciri
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"E’ un’immensa porcheria che va a rovinare uno dei più bei paesaggi del mondo! Non bastavano quegli orrendi impianti sul ghiacciaio di Plateau Rosa, ora vogliono rovinare anche quel poco che resta. Il tutto per succhiare denaro dalle tasche di coloro che andranno lì solo per dire di esserci stati, e senza la cultura per capire "dove" saranno!"
Piero Demichelis
Piero Demichelis
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"Non si potrebbe fare una raccolta di firme da far pervenire all’UNESCO? E’ forse l’unico organo internazionale che potrebbe avere un minimo di voce in capitolo".
Matteo R. (Genova)
Matteo R. (Genova)
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"In una società che dimentica i valori, laddove dilaga la violenza, ove i videogiochi condizionano le volontà, con Internet che porta ad appiattire il bello e il brutto, il bene e il male, la gioia e la sofferenza.. Scoprire luoghi di terapia naturali, laddove ieri di terapia non ce n’era bisogno! Terapia che diventa utopia per furto di luoghi… Forse un giorno, i figli degli ideatori di certe idee si ribelleranno e distruggeranno tutto, allora avranno trovato la loro vera emozione. Sì, perchè se c’è fatica si rinuncia a cercarne! E solo allora saranno paghi delle loro trasgressioni. Quando avevo 15 anni la più grande trasgressione era per me arrampicare. Ormai son passati 40 anni e molta acqua sotto i ponti ma come trovare il senso ad una cosa cosi aberrante quando nei nostri paesi si apre un supermercato dietro l’altro e quando nelle nostre città non si riesce nemmeno a fare la passeggiata serale per paura di scippi e violenze? E quando non avremo più silenzio, solitudine e pace, dove potremo rifugiarci? Davvero oggi la voglia di andar per monti richiede questo? Il turismo cosiddetto di massa davvero deve essere supportato da tutto questo, privilegiato rispetto ad altro modo più rispettoso? Mi cadono le braccia! Da tempo ormai si assiste ad una continua decadenza sociale nei valori, forse in questo si spiegano certe frasi di certi assessori: se tutto ciò porta danaro, che ben venga! Che vuoi che siano alcuni sacrifici? Che importa se avremo più auto in quota, se avremo più recuperi da fare sulle crode, se le montagne saranno sempre più illuminate, disturbate, urbanizzate e che gli animali vadano altrove. Tanto poi ci inventeremo una reintroduzione forzata di altre specie che magari prima li non esistevano neppure. Comunque sia, noi poveri vecchi alpinisti ormai stanchi, possiamo ben poco. Chiamiamo in soccorsi i giovani ma, vedo che spesso, lasciano fare, anzi un po’ di comodità non fa male. Evviva! Diamo corso a progetti faraonici, ignoriamo esperienze precedenti! Non facciamo neppure indagini d’impatto ambientale, soldi buttati (quelli!). E del resto ai politici serve a ben poco, se vogliono fanno, convinti di lasciare un segno del loro operato, se poi è negativo che importa?
Fiorenzo Bertolotti
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"Speravo che il coro di "NO", indignato, sarebbe stato unanime, e invece leggo il commento dell’assessore al turismo di Cervinia-Valtournanche, Zanetti: “Teniamo conto, nelle valutazioni, che stiamo parlando di una zona compromessa, dove gli impianti di risalita ci sono già. Non di una zona intonsa che viene rovinata per la prima volta". Perfetto! Come dire: gli hanno già tolto un polmone e un rene, che sarà mai togliere anche il fegato! Pazzesco, indecente".
Eleonora P. (Torino)
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"Sono fortemente contrario alla costruzione della torr e a tutto quello che va a deturpare il paesaggio in qualsiasi parte del mondo. Personalmente ritengo che in cima alle montagne ci si deve arrivare di persona, a contatto con la natura. E non trovarci un centro commerciale (di questi ne abbiamo le tasche piene già in pianura). Non arriverò mai in vetta al Piccolo Cervino,preferisco vederlo dal basso come madre natura la fatto. Distinti saluti".
(Roberto Bosani)
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"Dopo tanto silenzio ho deciso finalmente di esprimere la mia opinione riguardo la torre che vogliono creare in quel di Zermatt. Premetto che personalmente adoro Zermatt, ci ho passato diverse stagioni sia estive che invernali e parecchie volte sono salito fino in cima al Klein Matterhonr con amici e parenti. Pero’ quest’idea è totalmente assurda, non è in questo modo che si attira il turismo. Gia’ ora è frequentatissimo il punto panoramico, ci sono migliaia di asiatici che ci salgono e per loro raggiungere un 3.890 metri ed è già qualcosa di impensabile e fantatico. Dove sta realmente la motivazione di arrivare fino 4.000 metri? Conoscendo bene Zermatt posso dire che se realmente verrà creato questo progetto, sarà assolutamente preso d’assalto dai turisti. L’ufficio del turismo punterà tutto ed interamente sul punto panoramico, non piu’ sul Cervino. Questo mi rattrista e faro’ sentire il mio disappunto anche a chi di dovere. Viva la montagna".
(Alan Z.)
(Alan Z.)
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"Solo chi non vive in montagna può elaborare una simile assurdità. E, purtroppo, troppi sono coloro che ricoprendo ruoli nella pubblica amministrazione (non solo i politici, ma soprattutto funzionari) non vivono in montagna, ma decidono delle sorti del territorio montano e di chi ci vive.
E’ da pazzi un simile progetto e, come ha già scritto qualcuno, penso che la cosa migliore da fare sia quella di boicottare la Svizzera (dal punto di vista turistico). Noi qui in Alta Valtellina abbiamo il problema serio delle "seconde case". Anche queste, permesse da politici consenzienti e da funzionari collusi. Ma se veramente quelli di Zermatt costruiranno quell’obrobrio, beh mi riterrò fortunato di abitare la mia cara Alta Valtellina".
(Andrea Maiolani)
E’ da pazzi un simile progetto e, come ha già scritto qualcuno, penso che la cosa migliore da fare sia quella di boicottare la Svizzera (dal punto di vista turistico). Noi qui in Alta Valtellina abbiamo il problema serio delle "seconde case". Anche queste, permesse da politici consenzienti e da funzionari collusi. Ma se veramente quelli di Zermatt costruiranno quell’obrobrio, beh mi riterrò fortunato di abitare la mia cara Alta Valtellina".
(Andrea Maiolani)
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"Quando abitavo al Nord andavo spesso a fare escursioni nella conca di Cervinia salendo al Plateau Rosa, al Breithorn passando dal Piccolo Cervino. Adesso sentendo la notizia della torre sul Piccolo Cervino rimango stupefatto, proprio gli svizzeri che si sono sempre proclamati difensori delle proprie montagne vanno a fare una simile "porcata" per innalzare la quota a 4.000 metri. Chi vuol fare i 4.000 si metta gli scarponi e si carichi lo zaino in spalla e faccia un pò di fatica a piedi che è tutta salute. Adesso frequento gli Appennini e ogni tanto sento nostalgia delle Alpi ma, visto come le stanno rovinando, è quasi meglio qui".
(Pietro Mainini)
(Pietro Mainini)
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"A nome dei soci dell’A.P.A.N. di Roma, l’Associazione per la Protezione dell’Ambiente e della Natura, esprimo il più profondo sconforto in relazione al progetto della piramide sul Piccolo Cervino. Mentre si stanno sempre più diffondendo le esigenze di tutela e di rispetto degli ambienti naturali, in particolare quelli in delicato equilibrio ecologico come i ghiacciai e le vette alpine, ecco che ci si appresta a realizzare una cementificazione in alta quota che non ha finalità altre che il profitto. Per indicare il nostro diniego a simili iniziative avvisiamo gli amici svizzeri che lanceremo tra i nostri soci e i nostri sostenitori una campagna di boicottaggio delle località turistiche interessate: dato che riescono a pensare solo ai soldi ed ai miseri interessi economici, proveremo a "sensibilizzarli" proprio su quelli, scegliendo altre destinazioni ed altre nazioni per le nostre attività sociali".
(Alfredo Mariano, Presidente Apan Roma)
(Alfredo Mariano, Presidente Apan Roma)
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"Siamo senza parole. La notizia l’ha anche trasmessa il telegiornale regionale valdostano, ma in modo asettico come se si trattasse di fare un alberghetto in qualche valle sperduta. Con tanto di disegno del progetto e animazione di cosa diventerà il piccolo Cervino. Pare che l’albergo sarà pure presurizzato! Non c’è limite all’idiozia umana. Però indignarsi non serve a nulla, noi intanto non andremo più a sciare a Zermatt, così per protesta preventiva. Speriamo che non si faccia. Distinti saluti".
(Maria e Sergio F.)
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"Credo fermamente che tutti gli alpinisti e amanti della montagna debbano fare sentire forte la loro voce contro questa nefandezza. Mi meraviglio che una nazione di persone culturalmente evolute possa partorire simili mostruosità. Se questo progetto dovesse andare avanti il mondo alpinistico e ambientalista di tutta Europa dovrebbe mobilitarsi per fermare IN OGNI MODO questa cosa".
(Andrea, Bologna)
(Andrea, Bologna)
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"Ho letto dell’assurdità dell’idea di costruire la torre panoramica sul Piccolo Cervino in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera: un assurdo tono trionfalistico e di esaltazione usato dall’autore che dimostra grande ignoranza in temi di impatto ambientale, tutela dell’ambiente montano e sviluppo sostenibile. Tale costruzione è assolutamente da deprecare in un ambiente d’alta quota già sfruttato e degradato per lo sci invernale ed estivo! Ho scritto una lettera di protesta al Corriere della Sera invitando a ragionare prima di scrivere notizie allarmanti in tono trionfalistico".
(Roberto Ciri)
(Roberto Ciri)
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Sono assolutamente d’accordo con il disappunto espresso da molti personaggi nei vostri articoli. Vorrei far notare che molti giornalisti stanno osannando tale MOSTRO come una meraviglia (Corriere della Sera). Ho già scritto alla redazione del corriere che potevano anche evitare di spendere elogi senza neanche sollevare un minimo dubbio sull’impatto che una tale mostruosità può causare all’ecosistema glaciale del cervino.
(Angelo)
(Angelo)
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"Definirei questa torre come una grande, gigantesca assurdità che verrà (speriamo di no) costruita sulla vetta del Piccolo Cervino. Qualsiasi amante dell’ambiente penso consideri in maniera ancor peggiore il fatto che questa costruzione andrà a creare un "4.000" artificiale (la cima misura 3.883 metri e con la torre andrà a sfiorare i quattromila)".
Giacomo (Brescia)
Giacomo (Brescia)
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"Se veramente sarà realizzata questa folle iniziativa, non metterò più piede in Svizzera per tutto il resto della mia vita. Fortuna che ho fatto in tempo a conoscere l’ambiente del Colle del Breithorn già prima che venisse costruita l’orribile funivia al Klein Matterhorn. Questo progetto però, se realizzato, sarà la definitiva pietra tombale sull’intero comprensorio. Protesto vivissimamente con tutte le mie forze".
Antonio Falvo (Legnano)
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Antonio Falvo (Legnano)
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"Lo trovo un progetto anacronistico e fuori tempo. Con tutti i problemi di risparmio energetico, tutte le parole e gli incontri sulla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse paesaggistiche… devo dire che la Svizzera – che per altri aspetti ho apprezzato – questa volta mi ha proprio deluso.
Troverei ardito un progetto per reinserire gli ungulati, l’orso o il lupo in ambiente montano o per
riuscire a organizzare servizi per evitare gli affollamenti di auto in montagna la domenica. Arditissimo sarebbe anche educare al rispetto e alla conoscenza dell’ambiente, trovare accordi per muoversi fra comprensori alpini senza problemi di sorta, realizzare (come si sta facendo in alcuni casi con successo) corridoi fra zone di riserva con accordi fra Paesi confinanti.
Non riesco a vedere cosa ci sia di strabiliante nel realizzarlo; sarà difficile, ma tutti sappiamo che oggi è tecnicamente possibile anche costruire stazioni orbitali, immergersi nelle profondità oceaniche, volare sopra le montagne, realizzare opere d’arte in ogni piazza e inviare sonde su marte.
Straordinari saranno fra non molto quegli ambienti e quei profili naturali che sono stati reservati e che diventeranno una merce preziosa. A proposito, provate a vedere quanti dei palazzoni di Cervinia vengono inseriti nelle foto per attrarre turisti e quante volte invece svetta la caratteristica e non modificata vetta del Cervino!
Alberto Di Filippo
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Non riesco a vedere cosa ci sia di strabiliante nel realizzarlo; sarà difficile, ma tutti sappiamo che oggi è tecnicamente possibile anche costruire stazioni orbitali, immergersi nelle profondità oceaniche, volare sopra le montagne, realizzare opere d’arte in ogni piazza e inviare sonde su marte.
Straordinari saranno fra non molto quegli ambienti e quei profili naturali che sono stati reservati e che diventeranno una merce preziosa. A proposito, provate a vedere quanti dei palazzoni di Cervinia vengono inseriti nelle foto per attrarre turisti e quante volte invece svetta la caratteristica e non modificata vetta del Cervino!
Alberto Di Filippo
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Purtroppo non è una burla. L’atroce progetto è passato a lungo sotto silenzio. Sono trascorsi ormai otto mesi dal primo annuncio e io per primo avevo espresso il mio disappunto, lo scorso 3 aprile, sul guestbook di Zermatt Turismo. In pochi, però, mi hanno poi seguito.
Cingar
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