Piccolo Cervino: opinioni dei lettori
BERGAMO — La questione della torre sul Piccolo Cervino ha scosso gli animi di tutti gli amanti della montagna e dei lettori di Montagna.tv. Un coro di voci si è alzato unanime in favore dell’ambiente e contro la postmoderna costruzione sulla vetta svizzera: in redazione sono giunte decine e decine di messaggi, tutti dello stesso parere.
Ernesto
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Ormai non dovremmo più stupirci e scandalizzarci di nulla, l’uomo ancora una volta si dimostra per quello che effettivamente è!!!!! Dovrebbe preservare le specie in via di estinzione e tutelare la natura con un occhio di riguardo ai popoli e alle genti in grave difficoltà, la terra è ormai allo sbando e le continue catastrofi ne sono la conferma e noi cosa facciamo? Costruiamo una torre sul piccolo Cervino !!!!!! Non ci sono parole!!!!!! Un disgusto totale, dopo la decadenza sociale e politica ora tocca anche alla cosa più bella che abbiamo" la montagna " bene comune e di cui dovremmo essere i custodi. Sono veramente preoccupato!!!!!!!!
Giovanni
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Tutto questo è tipicamente svizzero, purtroppo…Gli svizzeri si curano molto dell’ambiente, ma lo ritengono trasformabile. Il rispetto della natura coincide col ternerla ordinata. Ciò significa che l’antropizzazione, in quest’ottica, è non solo ammissibile, ma necessaria, fondamentale. I modi in cui si attua si modificano nel tempo in base alle tecniche ed alle opportunità. Questa cultura è tipica delle popolazioni alpine (e non solo) di lingua tedesca, anche se in parte è di derivazione romana. Giustamente altri lettori hanno evidenziato che non è la prima volta che in Svizzera si fanno progetti in qualche modo simili (per esempio la ferrovia allo Jungfraujoch, i ristoranti girevoli…). Aggiungo che i francesi li hanno preceduti costruendo una specie di missile in cima all’Aiguille du Midi, circondata da telecabine panoramiche, passerelle, tunnel, terrazze, bar e quant’altro. Qui però cambia la scala. E dire che quando costruirono la funivia non si volle farla arrivare sulla cima, per salvaguardarla (ma forse era più comodo restare al livello delle piste sul plateau..). Così adesso è più facile costruirci sopra. Messner non ha tutti i torti, sia sul concentrare l’eventuale "marmaglia" al fine di preservare il resto, sia nell’auspicio che sia un’opera d’arte. Tuttavia non sono favorevole all’importazione in quota di modelli urbani, del tutto decontestualizzati. La montagna è essenziale, mal si adatta al superfluo. E penso che in questo progetto siano soprattutto le proporzioni ad essere inedite ed impattanti. Attualmente rifugi, o croci di vetta, non sono che foruncoli in cima a monti enormi, ad eccezione forse del Cristo di Rio de Janeiro. Ed il Klein Matterhorn, di per sè altissimo, ma piccola elevazione sul Plateau Rosà, e basso rispetto a Cervino e Breithorn, diverrà il misero piedistallo di una torre di (potenzialmente) 35 piani…Sono stato sul Cervino, Cervinia è quel che è, ma da lassù è relativamente piccola e lontana, come Zermatt, del resto; provate invece ad immaginarvi, solo 600 metri più in basso, una torre di 120 metri sorgere da un plateau sì inclinato, ma vi assicuro che dalle verticalità del cervino pare piatto…
Gianpaolo Zanella
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Mi sembra proprio fuori luogo. Lasciate questa meravigliosa montagna come è.
Rocchi Sa
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Spero che questa costruzione (in un momento in cui non ci sia nessuno, ovviamente) crolli violentemente distruggendo la nuova Monte Rosa hutte (altrettanto vuota, si spera). Lo so che tecnicamente è impossibile, ma sognare non è peccato. La mia opinione sulla conservazione della montagna svizzera è che ha avuto un brutto colpo molti anni fa: dal treno che porta a Grindelwald ho potuto vedere alcuni splendidi torrenti imbrigliati in muri di cemento ornati di panchine e tavoli da picnic.
Gabriele Roth
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E’ una pazzia. Va contro lo spirito libero e la purezza dell’anima della montagna. Mi chiedo da quali teste esce una così ignobile idea. Tutti quelli che voglion imbrattare la montagna non vogliono bene a se stessi ma al dio denaro.
Giuseppe di Padova
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Salve, Sono un alpinista amatoriale e da anni mi piace scalare fare trekking e puntare a tutte le cime che rendono le dolomiti le Alpi e tutte le nostre montagne un posto dove meditare assaporare i piaceri della natura e ritrovare un po’ della semplicita’ e della calma che nella socita’ frenetica ed ossessionata con il tremendo incalzare di inutili tecnologie e "riempitempo" si stanno perdendo sempre più. Ma mi chiedo ..
1: chi è la persona/ente MALATO al quale e’ venuto in mente di costruire un centro commerciale sul piccolo Cervino??? (rinchiudetelo a vita in qualche ospedale psichiatrico!!!)
2: ma come è possibile che sia stato autorizzato
3: AIUTO !!! la prossima cosa sarà..? Sainsbury al campo base dell’Everest?
Per favore .. siate MOLTO più critici al riguardo di tali oscenità e cercate di divulgare al massimo un po’ più coscenza su luoghi che dovrebbero essere preservati non deturpati e violentati da tali cazzate!
Patrick
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La torre Eiffel sul piccolo Cervino? Bene, ma poi facciano un Colosseo sull’Eiger, una statua della libertà sulla Jung Frau e così a continuare
GS
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Mesnner è stato un grande Alpinista e l’ho sempre ammirato. Ma quando si mise a scalare un campanile per ragioni di candidatura in politica non ho più alcuna considerazione per lui, non mi meraviglio ne mi scandalizzo che affermi di essere favorevole alla torre sul Piccolo Cervino è nel suo decadente stile. Prima si poteva dire che parlava bene ma razzolava male, ora nemmeno questo.
Graziano Grazzini
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Conterà poco ma sono assolutamente contrario.
Gustavo Gallotti
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Certo che la "demenza commerciale" dell’uomo non ha limiti!! Non andrò mai più a sciare o a camminare da quelle parti ed invito il vero turismo alpino a fare altrettanto. Invito chiunque ami davvero la montagna a boicottare questo tipo di turismo commerciale ovunque venga proposto.
Andrea Cianciosi
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Oramai non c’è più da stupirsi di niente, purtroppo, mi auguro solo che al potere esistano ancora persone "umane" che impediscano questi scempi!
Gigliola
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Sarà l’idea di qualche architetto bislacco che non ha mai scalato una montagna. Ma perché meravigliarci tanto della Svizzera se permette queste oscenità? Tutto sommato gli svizzeri hanno aiutato i più grandi evasori del mondo a nascondere il malloppo, figuriamoci se si fanno degli scrupoli per il Piccolo Cervino. Lo sfregio al paesaggio delle alp
i sarà di tutti, alpinisti e non, ma i presunti incassi li faranno solo loro. Il rischio più grande sarà l’imitazione, qualora l’iniziativa avesse successo, allora sulle cime delle Alpi non ci saranno più solo croci di ferro alte dodici metri. Quindi boicottiamoli, è l’unico modo democratico per esprimere il nostro disgusto.
Carlo
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In questo progetto si capisce cosa significa "apparire" e cosa signofica "essere"! Cari svizzeri, chi, come me, è attento al più piccolo fiammifero abbandonato nell’ambiente (questo per il rispetto sia del’ambiente stesso che delle persone), un simile progetto non lo avrebbe mai preso in considerazione! Il solo pensarlo sarebbe folle…poi in un comprensorio come questo, dove c’è già di tutto e di più, costruire un agglomerato di ferraglia sul piccolo Cervino sarebbe veramente demenziale…per cosa poi??…per qualche soldo in più?…e quando la novità sarà passata?…dove volgeranno lo sguardo gli svizzeri per qualche soldo in più?…al Cervino magari?…nulla è impossibile! E qui entra in gioco "l’apparire" e "l’essere". Chi si ritiene attento all’ambiente lo deve "essere" sempre e in ogni luogo, ma da quanto ho capito loro sono molto bravi, e questo bisogna ammetterlo, solo "nell’apparire" ligi e rispettosi dell’ambiente pulito. Un esempio? A Zermatt sono vietati i veicoli a motore e tutti elogiano questo spirito di rispetto all’ambiente, e poniamo pure che questo loro "essere" attenti sia vero…ma allora cosa ci fanno tutti quegli elicotteri svizzeri che vanno e vengono, trasportando clienti danarosi in posti dove,solo faticando,sarebbe giusto arrivarci? Forse perchè inquinare e fare baccano in alta quota è ammissibile? Quale problema,allora per loro,per qualche trave in acciaio in più? Forse perchè, per loro, a una certa quota l’acciaio è più nobile di una lattina di alluminio o di una carta in cellulosa abbandonata? Ma allora, in fin dei conti, l’opinione che abbiamo della Svizzera è solo frutto dell’apparenza! Conclusione? Amici alpinisti e sci alpinisti…diffidate sempre di chi è attento e bravo solo ad "apparire"…la fregatura è sempre dietro l’angolo!
Renato Vallecamonica
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Per me che sono un amante delle montagne in genere penso sia una pessima cosa. Ovvio per far soldi questo e altro faranno, se hanno deciso sarà difficile fermarli. Andrà bene per un certo periodo e quando vedranno che non attirerà più la "massa" cosa decideranno? Di "smantellare il tutto ma i costi saranno elevati!!! come dal resto tutte le cose superflue un es. la Funivia ( freccia azzurra sulle Tofane) nessuno ci va più…Vergonoso!
Nicola Franchin
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E perchè non una piadineria in cima al Kala Pattar, in Nepal? Così chi fa trekking può vedere l’Everest comodamente seduto davanti ad un piatto tipico della romagna sorseggiando anche della buona moretti..
Marino Fabio
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A mio modesto parere,non vedrei la cosa cosi tragica,visto che tale costruzione non inquina o danneggia nessuno.Poi sarebbe una delle tante e se fatta bene non deturpi la spettacolare bellezza del cervino e del resto della zona. Una cosa simile è stata fatta anche in USA nel Grankenion, la famosa terrazza panoramica sospesa. In questo modo anche un comune mortale o quasi potrà raggiungere i fatidici 4000 metri senza dover per forza scalare montagne e rischiare la vita. Vogliamo parlarne…
Farmacia Grazioli
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Sono stupito dopo aver letto il commento di Messner, che approva questo stupido intervento sul piccolo Cervino, e distingue la montagna in due tipologie quella intatta e pura … e quella già violata … e quindi possiamo continuare a violentarla. Aggiunge anche che deve però trattarsi di qualcosa di molto bello…. un simbolo. Non capisco cosa possa esserci di più bello della montagna, lasciata in pace, come simbolo di se stessa. Mi auguro non trovi approvazione questa pazzia.
Paolo Zamboni, Verona
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Come è potente il dio denaro, cosa si fa per farsi vedere e approffitarsene dalle bellezza della natura, tutto passa in secondo ordine.
Christiam Meretto
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Agli “svizzeri” tutto è possibile, possono fare tutto ciò che vogliono. Abbiamo esempi allucinanti ( trenino all’Eiger) ascensori costruiti dentro le montagne, impianti bellissimi ma con impatti ambientali Molto Forti. Ho avuto modo di sentire “ svizzeri” parlottare tra loro osservando una lattina a terra e dire…” Sono sicuramente Italiani”. Probabilmente saremo Meno Educati di loro ma. Da noi sarebbe impensabile anche Solo Pensarci. Poi arrivera’ il Tunnel cremagliera-ascensore al Cervino con piattaforma panoramica, una Albergo alla Vallot con cremagliera pedonale alla Vetta del Bianco poi…rabbrividisco ma non dal freddo. Grazie dell’accoglienza
Gastone Michielon
Gioachino Zanoni
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Cesare
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Innocenti Enrico
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Di progetti terrificanti in montagna se ne sono visti innumerevoli,tutti più o meno contrabbandati come progresso,sviluppo economico e via discorrendo…ma la torre sul Piccolo Cervino passa ogni limite….!!!!!
Innocenti Enrico
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Francesco
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Maria Grazia
a mio modo di vedere non bisogna deturpare tutto quello che è, e che gira attorno alla montagna!
Sonego Luca
Saluti
Giulio Cornali
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Spero non venga realizzata.
Penso che sia un’idea geniale!!! Così nelle afose giornate estive in pianura, si potrà salire con moglie e figli a “respirare” l’aria rarefatta dei 4000 metri, utilizzando il Klein Mattherhorn Express che collegherà Malpensa alla vetta del Piccolo Cervino. Mentre la moglie si dedicherà allo shopping, le figlie ai bagni nella nuova piscina “Gobba di Rollin”, il figlio a qualche bungee jumping dalla cresta Young al Breithorn, lo scrivente nostalgico farà quattro passi verso la vetta del Breithorn occ. ricordando la prima sua salita ad un 4000 avvenuta quando tutto o quasi era ancora “normale”. Se malauguratamente il vecio verrà preso dalla voglia di modernità alpina,sarà per lui possibile raggiungere con un metrò alpino la punta Dufour al M. Rosa, ritornando poi al centro commerciale del Piccolo sfruttando la monorotaia panoramica che permette di “scalare” in brevissimo tempo tutti i 4000 compresi tra Nordend e Cervino…e dopo tutti in elicottero a Zermatt per l’happy hour, senza perdere la coincidenza per Saas Fee dove ci aspetta il Monterosa Express che attraversando il massiccio del Rosa ci porterà in pizzeria a Macugnaga! Fantascienza? Spero vivamente di sì!
Beppe F.
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Garro, pilota e conoscitore della regione
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A mio parere non ci sono parole per descrivere la follia di questo progetto e delle menti che lo hanno ideato e che ne permetteranno la costruzione (perché statene sicuri che se non oggi domani la torre la faranno!). Questo progetto è un’insulto allo splendore e alla grandiosità delle nostre montagne, ma fama e guadagno purtroppo pervadono l’intelletto di molti, di troppi. Trovo anche sconcertanti e illogiche le parole di Messner. Secondo lui visto che lì l’ambiente è già intaccato ben si potrebbe costruire la famosa torre. Scusate, ma se un luogo è già contaminato lo si bonifica o lo si inquina di più?!?! Perché allora non facciamo un grattacielo sulla Marmolada, tanto fa già schifo no?!?! Proporre poi un parallelismo con i castelli medioevali mi pare poi una vera assurdità: a parte la palese diversità delle funzioni di questi rispetto ad un mega complesso turistico a 4000 metri, in quest’ottica si potrebbe costruire una torre quasi su ogni cima alpina! Io amo la montagna, i suoi profili a volte severi ed a volte dolci, i suoi colori ed i suoi profumi, la sua gente e la sua cultura, le sensazioni che mi dà prima durante e dopo una scalata. Per me la montagna è poesia ma forse non è così per tutti.
Cesare Re
Roberto Comizzoli
Vincenzo Baldelli
"Come il 95% delle costruzioni umane lo scandalo sul Piccolo Cervino non servirà a un bel niente, magari partirà pure con un bel deficit che poi qualche amministrazione, coi soldi dei contribuenti, dovrà pagare . Comunque sia chi ne farà le spese sarà sicuramente l’ambiente. L’essere umano non deve più coprire la terra con le proprie voglie, anzi, si devono togliere tutte quelle cose artificiali che l’uomo ha posato per secoli ovunque. Noi abbiamo ridotto la terra a una enorme discarica ma la stupidità umana non arriva a comprendere che è in gioco la nostra stessa esistenza su questo pianeta".
Andrea Dalmonte, Faenza
"Costruire una piramide a quella quota è da megalomani. Offende la Montagna, gli alpinisti, e le future generazioni. E’ un’idea che scaturisce da una società malata e consumistica, per la quale gli unici motivi dell’esistenza sono l’arricchimento personale, il piacere e lo sballo; intanto due terzi del mondo non ha neanche l’acqua e il pane per vivere. Ma chi se ne frega! Chi se ne frega della Natura, dell’Ambiente, dell’impatto delle opere, della vita selvatica, dell’esaurimento delle risorse idriche potabili, della fatica e della poesia dell’alpinista, degli insegnamenti di Mario Rigoni Stern e di Mauro Corona. Quello che conta è lo spettacolo, il vivere tutto in un istante, diventare obesi sul divano davanti alla televisione sempre più tecnologici e più incapaci di socializzare; per poi alzarsi, prendere la funivia e salire sulla torre Eiffel del Cervino. Che figo! Complimenti, bella idea! Perché non facciamo anche una base subacquea in fondo alla fossa delle Marianne? Perché non facciamo un buco verso il centro della Terra?
Perché non costruiamo una città sulla Luna? Perché non mandiamo un’uomo su Marte a piantare una bandiera? Perché non costruiamo un’aereoporto sui ghiacciai dell’ Antartide? Perché non costruiamo una funivia per salire comodamente sull’Everest? Perché non portiamo gli elefanti in Europa e l’orso bianco sulle Alpi? Perché non costruiamo piste da sci sull’Adamello, sul Lys o sui Forni? Perché proprio gli svizzeri devono uscir fuori con queste cazzate? Perché? Perché il Dio soldo regna sulla Terra e ci droga i neuroni?"
Alpinista e conoscitore del Parco Naturale Adamello Brenta, Laureando in Ingegneria del Controllo e Monitoraggio Ambientale, Studioso del ghiacciaio dell’Adamello
Stefano P. (Como)
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E.M.Semeria
Roberto Ciri
Piero Demichelis
Matteo R. (Genova)
(Alan Z.)
E’ da pazzi un simile progetto e, come ha già scritto qualcuno, penso che la cosa migliore da fare sia quella di boicottare la Svizzera (dal punto di vista turistico). Noi qui in Alta Valtellina abbiamo il problema serio delle "seconde case". Anche queste, permesse da politici consenzienti e da funzionari collusi. Ma se veramente quelli di Zermatt costruiranno quell’obrobrio, beh mi riterrò fortunato di abitare la mia cara Alta Valtellina".
(Andrea Maiolani)
(Pietro Mainini)
(Alfredo Mariano, Presidente Apan Roma)
"Siamo senza parole. La notizia l’ha anche trasmessa il telegiornale regionale valdostano, ma in modo asettico come se si trattasse di fare un alberghetto in qualche valle sperduta. Con tanto di disegno del progetto e animazione di cosa diventerà il piccolo Cervino. Pare che l’albergo sarà pure presurizzato! Non c’è limite all’idiozia umana. Però indignarsi non serve a nulla, noi intanto non andremo più a sciare a Zermatt, così per protesta preventiva. Speriamo che non si faccia. Distinti saluti".
(Maria e Sergio F.)
(Andrea, Bologna)
(Roberto Ciri)
(Angelo)
Giacomo (Brescia)
Antonio Falvo (Legnano)
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"Lo trovo un progetto anacronistico e fuori tempo. Con tutti i problemi di risparmio energetico, tutte le parole e gli incontri sulla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse paesaggistiche… devo dire che la Svizzera – che per altri aspetti ho apprezzato – questa volta mi ha proprio deluso.
Troverei ardito un progetto per reinserire gli ungulati, l’orso o il lupo in ambiente montano o per
Non riesco a vedere cosa ci sia di strabiliante nel realizzarlo; sarà difficile, ma tutti sappiamo che oggi è tecnicamente possibile anche costruire stazioni orbitali, immergersi nelle profondità oceaniche, volare sopra le montagne, realizzare opere d’arte in ogni piazza e inviare sonde su marte.
Straordinari saranno fra non molto quegli ambienti e quei profili naturali che sono stati reservati e che diventeranno una merce preziosa. A proposito, provate a vedere quanti dei palazzoni di Cervinia vengono inseriti nelle foto per attrarre turisti e quante volte invece svetta la caratteristica e non modificata vetta del Cervino!
Alberto Di Filippo
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Purtroppo non è una burla. L’atroce progetto è passato a lungo sotto silenzio. Sono trascorsi ormai otto mesi dal primo annuncio e io per primo avevo espresso il mio disappunto, lo scorso 3 aprile, sul guestbook di Zermatt Turismo. In pochi, però, mi hanno poi seguito.
Cingar