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Convegno su rifugi e architettura

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COURMAYEUR — Appuntamento da non perdere il 21 ottobre a Pollein: la Fondazione Courmayeur è lieta di presentare il secondo convegno di architettura moderna alpina sui rifugi.

Architurismo: è questo il neologismo cognato per indicare il legame interattivo tra architettura e turismo, tipico delle città d’arte, storiche e monumentali.
 
Già nel precedente incontro del 22 ottobre 2005 si era anticipato il tema di questa seconda occasione: i rifugi come architetture integrate con l’ambiente circostante e i loro rapporti con il turismo. Essi costituiscono l’oggetto dell’impegno assunto dall’Osservatorio sul sistema montagna "Laurent Ferretti" della Fondazione Courmayeur, a cui dobbiamo questo importante evento.
 
Il convegno ha inizio alle nove con una presentazione condotta da Lodovico Passerin d’Entrèves, presidente della Fondazione Courmayeur. La sua introduzione è seguita da tre sessioni intervallate da pause e buffet.
 
La prima parte dell’incontro verterà sul tema dell’interpretazione del rifugio. In particolare interverranno Aldo Audusio e Luigi Bistagnino per quanto concerne il museo nazionale della montagna "Duca degli Abruzzi" di Torino. Il tutto con la collaborazione di Enrico Camanni, giornalista e direttore della rivista internazionale di cultura alpina "L’Alpe" che darà il suo apporto anche ad un altro rilevante tema: il nuovo "Museo delle Alpi" a Bard, con la partecipazione di Daniele Jalla, ideatore del programma museografico al Forte di Bard.
 
In questa discussione si parte dal fatto che tutto può divenire rifugio: ovvero, tutto può proteggere qualcuno o qualcosa. Le baite di montagna garantiscono eremitaggio ai loro abitanti. Nei rifugi della natura (come i parchi o le riserve) è invece l’uomo a donare sicurezza all’ambiente vegetale. E da oggi anche i musei diventano custodi delle meraviglie naturali e delle loro memorie.
 
Lorenzo Mamino, architetto e docente al Politecnico di Torino, illustrerà poi il problema della continuità nella costruzione del paesaggio tramite atlanti di edilizia montana. Infine si parlerà anche di come la musica possa divenire un rifugio interiore, e creare un’atmosfera ideale per ognuno di noi.
 
Nella seconda sessione l’attenzione si concentrerà invece sui frutti del legame tra rifugi e architettura: esempi che illustrano questa finalità saranno presi in considerazione per spiegare i vantaggi tratti dall’architettura. Quest’ultima è infatti anche una risorsa in grado di agevolare il movimento turistico. A tale proposito interverranno numerosi architetti e insegnanti del Politecnico di Torino: da Maurizio Vogliazzo a Paolo Mellano, Luca Barello e Gianmatteo Romegialli.
 
La terza e ultima sessione del convegno verterà infine sull’utilità del rifugio e delle sue caratteristiche rispetto all’edilizia comune: i temi principali sono la tecnologia e l’autonomia funzionale del rifugio senza la necessità di apporto energetico esterno. Sulle nuove "case del futuro" ci forniranno la loro esperienza, importanti professori come il coordinatore del settore tecnologie ecoefficienti del Comitato Ev-K2-Cnr Riccardo Beltramo e Enzo Bertolini, insieme agli architetti Corrado Binel, Enrica Quattrocchio, Michel Clivaz, Gaston Miller e Fritz Ottl.
 
Valentina Corti
 

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