Casco obbligatorio per gli sciatori: è effettivamente utile a prevenire i traumi cranici? Quante vite ha salvato? Va indossato solo da sciatori o anche da scialpinisti e snowboarder? Se ne è discusso al Congresso della Società Internazionale di Traumatologia degli Sport Invernali, tenutosi ad Avoriaz venerdì 16 aprile 2010, dove i medici Laporte, Selek e Binet hanno presentato alcuni dati statistici.
A studiare decine di casi di traumi cranici collegati all’uso del casco nella pratica dello sci, sono stati i dottori Laporte, medico di montagna, Selek, neurochirugo di Grenoble, e Binet, medico di Avoriaz.
Dalle loro ricerche emerge che i bambini sono più vulnerabili ai traumi cranici rispetto agli adulti. In Francia, per esempio, nonostante il 90 per cento dei bambini portino il casco – peraltro non obbligatorio come in Italia, Andorra o Canada – si segnala una persistenza di traumi della faccia con gravi conseguenze.
Tuttavia, il tasso di ospedalizzazione tra i bambini in seguito a traumi cranici, e la gravità stessa dei traumi si dimostrano, per fortuna, in sensibile diminuzione, grazie all’elevato uso del casco.
I professionisti dello sci sono pure vittime dei traumi cranici spesso a causa di collisioni, anche su piste di sci piuttosto banali. La percentuale di sciatori che indossano il casco varia molto a seconda della nazione: più del 50 per cento in Austria, circa il 50 per cento in Canada, il 30 per cento ad Andorra, meno del 5 per cento in Francia.
La manegevolezza, la leggerezza ed il peso del casco hanno fatto fare progressi notevoli, negli ultimi anni, favorendone l’uso anche fra gli adulti.
I medici suggeriscono che sarebbe opportuno proteggere anche il viso dei ragazzi, oltre che estendere a tutti gli sport invernali (sci, snowboard, scialpinismo e così via) l’utilizzo del caso in tutte le età. Ciò può risultare utile anche nella pratica dello scialpinismo oltre che dello sci alpino per prevenire i danni causati dalle collisioni con gli alberi, dovuti in parte alle valanghe: i casi più frequenti di incidenti come questo sono capitati nel Nord America.